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25 novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Da Paola Demagri 24 Novembre 2022

La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.

(Isaac Asimov)

Dedicato alla dolce fermezza delle donne dell’Iran, al loro canto a quelli che l’hanno udito e hanno compreso che quando si usa violenza su di loro si distrugge l’energia essenziale della vita su questo pianeta perché loro sono la fonte della vita.

Dedicato agli uomini che difendono i diritti delle donne in qualsiasi parte del mondo consapevoli che la violenza non è forza ma debolezza, e che lottare contro la violenza è un obbligo di tutta l’umanità.

Dedicato a chi capisce che tarpare le ali di una donna non può mai essere un’azione creatrice di cosa alcuna, ma soltanto un modo di frenare il progresso dell’umanità tutta.

Sergio Moratti

24 Novembre 2022 0 Commenti
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Pubblica amministrazione: l’emorragia del personale e la fredda indifferenza della Giunta

Da Paola Demagri 22 Novembre 2022

Dallo “scalda-divani” di tre anni fa all’attuale fuga di lavoratori e competenze. Nella pubblica amministrazione suona l’allarme mentre il governo provinciale rimane a guardare senza fare nulla. Serve un cambio di rotta nel 2023.

Negli ultimi anni è ormai diventata evidente una falla enorme nella pubblica amministrazione. Il settore, precedentemente ambito dai lavoratori, ha subito un drastico calo dell’attrattività e perde lavoratori (e con essi competenze) ad un ritmo vertiginoso. Sorgono spontanee le seguenti domande: quando è iniziata questa caduta? E perché un settore apparentemente solido sia improvvisamente scivolato in questo modo? La risposta, secondo me, è da cercare nelle decisioni e nell’atteggiamento delle forze che governano la Provincia dal 2018.

Il primo indizio si ebbe all’incirca tre anni fa, quando l’allora segretario della Lega definì i lavoratori della pubblica amministrazione come “scalda-divani”, andando ad enfatizzare e in qualche modo legittimare il pregiudizio che i lavoratori pubblici spesso si trovano ad affrontare. All’epoca si scatenarono giuste proteste e rivolte per l’espressione di questa pesantissima affermazione dai banchi della maggioranza, ma forse nessuno si rese conto di quanto essa rivelasse riguardo all’atteggiamento della Lega nei confronti della pubblica amministrazione e ai piani del gruppo per minarla.

La seconda occasione che torna alla mente riguarda la riforma scolastica messa in atto dall’Assessorato che prevedeva l’apertura delle scuole dell’infanzia anche nel mese di luglio, obbligando ovviamente gli insegnanti a prolungare il proprio impegno lavorativo. Una decisione calata dall’alto, nel tipico modus operandi di questa Giunta, senza confronto e contrattazione con gli addetti ai lavori, che sottolinearono come l’aggiunta del mese di luglio non avrebbe migliorato il percorso pedagogico dei bambini, ma rischiava piuttosto di peggiorarlo. Innanzitutto avrebbe privato i piccoli di un’esperienza diversa e altrettanto formativa come il cambio di ambiente l’ampliamento degli orizzonti con l’arrivo dell’estate e, in secondo luogo, avrebbe snaturato la scuola dell’infanzia, che sarebbe passata da luogo di apprendimento a semplice servizio di intrattenimento. I genitori recepirono il discorso fatto dagli insegnanti, tant’è vero che pochissimi mandarono i figli a scuola in luglio. La Giunta rimase impassibile, svilendo implicitamente l’opinione di professioniste e professionisti qualificati. 

Si arriva dunque all’ambito socio sanitario. Un settore tanto fondamentale per il benessere dei cittadini quanto trascurato dalle attuali forze di governo. Al momento il sistema sanitario sta attraversando un momento di crisi profonda: non si riescono ad attrarre nuovi professionisti e anche i dipendenti attuali, sia nella dirigenza che nei reparti, spesso fuggono, cercano il licenziamento per poi partecipare alle graduatorie da liberi professionisti o cosiddetti “gettonisti”. In molti guardano con desiderio all’attività privata, dove al momento trovano maggiori soddisfazioni personali ed economiche. Così stiamo assistendo all’abbandono in massa di posti di lavoro che una volta venivano considerati di prim’ordine. Cos’è successo? Forse chi governa si è dimenticato di lavorare sull’attrattività del settore? A voi l’arduo giudizio.

Infine bisogna affrontare il tema dei Comuni. Negli ultimi anni i dipendenti comunali si sono trovati sempre più carichi di responsabilità e burocrazia, al punto da creare un fenomeno paragonabile a quello dell’area socio sanitaria. I lavoratori fuggono dagli attuali incarichi, spesso cercando posto in Provincia, e i bandi per assumere nuovi professionisti si chiudono in assenza di candidature. Per non parlare poi delle situazioni in cui i Comuni vicini cercano di rubarsi tra loro il personale qualificato rimasto: com’è possibile essere arrivati a questo punto?

Ripensando al giudizio di “scalda-divani” espresso anni fa dall’allora segretario della Lega ed esaminandolo alla luce degli eventi sopra descritti esso assume un significato del tutto diverso. Sembra infatti una triste anticipazione dell’intenzione delle attuali forze di governo provinciale di ignorare i bisogni della pubblica amministrazione in alcuni casi e di minarne deliberatamente la reputazione in altri. Non è un atteggiamento accettabile e la questione andrà certamente ripresa nel 2023.

Come Casa AutonoMia.eu inseriremo nel nostro programma un punto dedicato specificatamente a questo tema e dedicheremo la dovuta attenzione ad individuare le cause alla base di questa emorragia di personale e competenze, oltre che all’elaborazione degli interventi necessari a risolverla.

22 Novembre 2022 0 Commenti
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Ecco perchè CasaAutonoMia.eu aderisce all’assemblea pubblica ” Il welfare territoriale è di tutti”

Da Paola Demagri 21 Novembre 2022

Assicurare il benessere all’interno di una comunità è una sfida estremamente complessa. Si tratta di trovare e mantenere un fragile equilibrio tra una miriade di fattori diversi e in costante cambiamento. È però una sfida che il Trentino ha sempre affrontato bene nel corso degli anni, come testimoniano i lusinghieri piazzamenti ottenuti dalla nostra Provincia nelle classifiche nazionali. Questo grazie all’impegno dei cittadini, dei professionisti della salute e del terzo settore e della pubblica amministrazione, oltre che grazie al potente strumento dell’Autonomia che abbiamo la fortuna di poter sfruttare.

Tuttavia negli ultimi anni questo equilibrio è diventato più delicato che mai. La pandemia, l’invecchiamento della popolazione, la contrazione della natalità, l’aumento delle disuguaglianze, delle povertà e del lavoro precario e povero e le conseguenze ormai visibili dei cambiamenti climatici ci dimostrano ogni giorno quanto il nostro welfare sia fragile, a fronte di sempre più forti pressioni sul sistema sanitario e di protezione sociale che mettono a rischio una delle fondamenta del Trentino, il capitale territoriale inteso come equilibrio e rapporto dinamico tra ambiti urbani e delle valli.

Le sfide per garantire il benessere della popolazione diventano sempre più grandi e complesse e non sono sufficienti politiche di piccolo cabotaggio, slogan o misure spot dal fiato corto per vincerle. Al contrario, servono analisi approfondite, confronti con i cittadini, professionisti e parti sociali per capire quali siano le loro necessità e programmare assieme interventi efficaci di lungo periodo. 

Purtroppo questo non è l’atteggiamento adottato dall’attuale Giunta e i risultati sono evidenti. La sanità trentina è sempre più in crisi nel far fronte ai bisogni di salute della popolazione: mancano risposte adeguate negli ospedali, sul territorio e nelle RSA; rallentano inoltre i tempi di risposta alle richieste di visite specialistiche e interventi chirurgici; infine mancano professionisti, che vengono attratti dal privato o da altre Regioni, dove le condizioni e le opportunità lavorative sono migliori. A tutto questo si somma la crisi socioeconomica che ha colpito duramente negli ultimi anni, facendo dilagare la povertà, aumentando le difficoltà di accesso alla casa e mettendo a rischio proprio le fasce più deboli della popolazione che il governo provinciale dovrebbe cercare di aiutare.

Serve una svolta innanzitutto di metodo.

Per questo Casa AutonoMia.eu parteciperà con altre forze politiche all’assemblea pubblica Palazzo della Regione il 3 dicembre alle 15.00 per chiedere un cambio di passo.

Chiediamo una programmazione complessiva, secondo principi di appropriatezza e qualità delle cure, che dia certezza dei livelli essenziali di assistenza, a partire dai servizi territoriali di prossimità e dall’integrazione socio sanitaria. Chiediamo investimenti nelle possibilità di sviluppo professionale in ambito socio sanitario, in modo da arginare la deriva verso la privatizzazione dei servizi, la fuga di personale e le prestazioni “a gettone”. Chiediamo di ripensare il ruolo delle RSA e infine di dare risposte concrete ed efficaci ai crescenti bisogni sociali -va partire dal diritto alla casa – della popolazione più fragile.

Il welfare territoriale, la sanità e l’assistenza sono di e per tutti. Per questo crediamo sia giunto il tempo di dare vita ad un’iniziativa pubblica per rilanciare e costruire insieme alla cittadinanza trentina che vorrà sostenerla, una proposta condivisa per un sistema sociale e sanitario davvero all’altezza dei bisogni del Trentino e dei suoi abitanti.

21 Novembre 2022 0 Commenti
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ECCOCI: Movimento CasaAutonoMia.eu

Da Paola Demagri 19 Novembre 2022

OLTRE DUECENTO PERSONE ALLA PRESENTAZIONE DI CASA AUTONOMIA.EU, IL NUOVO MOVIMENTO POLITICO CULTURALE DEL TRENTINO

Il nuovo Movimento, riscuote successo fin da subito, riempiendo la Sala Polivalente di Clarina nella propria prima serata pubblica. Tra i presenti molti volti noti della scena pubblica trentina, tutti pronti a dimostrare il proprio supporto alla nuova organizzazione

In una sala gremita di persone si è svolta nella serata di ieri, venerdì 18 novembre, la pubblica serata di presentazione del nuovo Movimento politico culturale Casa Autonomia.eu. Abbiamo esposto a più di duecento cittadini le idee, gli obiettivi e gli scopi della nuova organizzazione nata dopo la separazione dal partito delle Stelle Alpine. 

Abbiamo fatto alcune considerazioni utilizzando i dati fornitici dall’amico dottor Valerii Direttore del CENSIS: In Italia la situazione non è delle migliori: non solo siamo il fanalino di coda delle economie avanzate, ma dalla crisi del 2008 ormai i genitori hanno la certezza che i figli non avranno una situazione economica migliore della propria. A questo si aggiunge poi il problema del calo demografico, che si descrive con una semplice e triste frase: più morti che nati. Queste sono solo alcune delle difficoltà che sta affrontando il nostro Paese e di conseguenza la nostra Provincia e sono le sfide che Casa AutonoMia.eu si propone di raccogliere. Non vogliamo proporre soluzioni facili o basate su semplici slogan come succede ora, ma piuttosto portare avanti progetti di lungo periodo pensati per cercare di garantire maggiore benessere a tutta la comunità, partendo proprio dagli stimoli e dalle idee dei cittadini.

Casa AutonoMia.eu nasce proprio in questo modo. Abbiamo rilevato un bisogno di rappresentanza da parte della popolazione trentina, che al momento non si identifica con le forze che governano la Provincia. Quindi abbiamo deciso di creare un Movimento con l’obiettivo di proporre un’alternativa, un’alternativa dotata di un’identità e una direzione precise. Volevamo un Movimento che si inserisse fin da subito nel gruppo di centrosinistra, che fosse autonomista, popolare e democratico, per rispettare valori del passato validi ancora oggi, ma anche progressista e digitale, per abbracciare allo stesso tempo il futuro, rivolgendosi ai giovani e alle cause che stanno loro a cuore. Così abbiamo creato Casa AutonoMia.eu, che oggi presentiamo non come il Movimento di Demagri e Dallapiccola, ma come il Movimento di tutti i cittadini trentini che vorranno dare il proprio contributo alla costruzione di un futuro alternativo e, ci auguriamo, migliore.

L’interesse dimostrato dalla cittadinanza per il nuovo Movimento è stato straordinario: oltre duecento persone hanno assistito alla presentazione ufficiale, arrivando sia dal capoluogo che dalle valli del Trentino. Tra di essi molti volti noti della scena pubblica locale, che hanno voluto accogliere la nuova associazione e augurarle buon lavoro e buona fortuna. Primi fra tutti la consigliera del Movimento Marisa Postal e Luigi Panizza, ex presidente onorario del Patt. Quest’ultimo in particolare ha ribadito la sua fiducia in Casa AutonoMia.eu, dove è riuscito a ritrovare i valori del suo Patt, al momento assenti nelle scelte delle Stelle Alpine. Sono seguiti interventi da parte dell’ex presidente della Provincia Ugo Rossi, del presidente del consiglio comunale Paolo Piccoli e molti altri esponenti delle forze politiche di centrosinistra, come Marco Boato, Fabio Valcanover, Lucia Coppola, Alessio Manica e Paolo Zanella, tutti pronti a mostrare il proprio supporto al nuovo Movimento in giallo.

Un grazie a tutti i presenti, gli intervenuti, a quelli che oggi hanno seguito la stampa per sapere di NOI

19 Novembre 2022 0 Commenti
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Casa Autonomia.eu Un movimento (anche ) digitale

Da Paola Demagri 17 Novembre 2022

Quanto sia comodo girare il mondo usando semplicemente i pollici sullo smartphone, lo sappiamo bene tutti. E la politica non può ignorarlo. Certo non c’è nulla che superi, la cordialità di uno sguardo e il calore di una stretta di mano ma qualche volta passare da pc o telefonino per risolvere le questioni fa proprio comodo. Informazioni, indirizzi, contatti e conversazioni, tutto viaggia con estrema comodità e velocità. 

E così anche il Movimento CasaAutonoMia.eu, nei giorni del suo debutto, non poteva mancare di presentarsi con tutti i portali digitali del caso già aperti. Qui il  link del sito

Sito del movimento (e dei Consiglieri Provinciali), email dedicata, per info e richiesta di iscrizioni e attività social. Casaautonomia.eu è su Facebook, in una Communty dedicata e ha un suo profilo Instagram. Partiamo con tanto entusiasmo, quello delle idee e della coerenza di una precisa direzione politica. La costruzione di un’alternativa all’attuale governo provinciale.

CasaAutonoMia.eu: un’associazione civica.

Il Movimento è volutamente nato in forma di associazione. L’adesione è protetta dal rispetto dei dati sulla privacy e non è impegnativa in alcun modo. Rinforza il gruppo e permette di aderire ad informazioni di prima mano. Permette inoltre di far giungere la propria voce direttamente in Consiglio Provinciale o nelle amministrazioni dei Comuni trentini.

Iscriversi è facile, i contatti ci sono tutti, a piè pagina dei siti www.micheledallapiccola.it e www.paolademagri.it o contattando il semplicemente il Movimento alla email movimento@casaautonomia.eu 

Vi aspettiamo.

17 Novembre 2022 0 Commenti
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La marginalizzazione non è una soluzione ai problemi abitativi

Da Paola Demagri 15 Novembre 2022

Durante i lavori della prima commissione è stata presentata la proposta della Giunta riguardo al problema delle politiche abitative. Una soluzione poco lungimirante, che incarna la visione miope delle attuali forze di governo, incapaci di avanzare progetti mirati a trovare soluzioni di lungo periodo.

Si è riunita oggi la prima commissione, dove è stato affrontato lo spinoso tema delle politiche abitative, propedeutico alla Legge di Bilancio 2023. Infatti ormai da anni si registra una crescente difficoltà nel trovare casa per i giovani nuclei familiari. Non si parla solo dell’acquisto di un immobile, ad oggi impresa quasi impossibile per gran parte delle famiglie, ma anche dell’affitto di un’abitazione a prezzi ragionevoli o dell’accesso a misure di assistenza quali le case Itea, che al momento presentano liste di attesa proibitive.

La soluzione proposta dalla Giunta in prima commissione sarebbe la seguente: incentivare le famiglie a spostarsi nei Comuni marginali della Provincia, dove verrebbero offerti alloggi con affitti bassi. Questa misura, secondo le attuali forze di governo, avrebbe una duplice funzione: assistere i nuclei familiari alla ricerca di una residenza e combattere lo spopolamento delle valli.

Riteniamo che questa non sia una scelta lungimirante e soprattutto che non risponda alle vere necessità dei trentini. Si tratta dell’ennesima mezza soluzione tipica di questa Giunta, che ormai dal 2018 rimane bloccata nella propria visione miope delle problematiche del territorio e si rifiuta di guardare ad un orizzonte più lontano del “qui e ora”, negando di conseguenza ai cittadini il diritto di programmare il proprio futuro con qualche certezza.

Il progetto proposto dalla Giunta presenta infatti alcune importanti problematiche. Innanzitutto porta ad un’ulteriore marginalizzazione delle fasce più povere della popolazione, che rimarrebbero escluse dai centri nevralgici del territorio. Inoltre i Comuni più marginali sono spesso carenti di servizi e quindi chi accettasse di andarci a vivere per necessità di un affitto più basso si troverebbe a dover far fronte a tutta una nuova serie di difficoltà derivanti dalla mancanza di sistemi di assistenza (sanitario, trasporti, istruzione…) fondamentali per il benessere del cittadino. 

Serve invece un atteggiamento più coraggioso. Non sarebbe meglio, per esempio, incoraggiare i nuovi nuclei familiari a sistemarsi nelle zone più turistiche della Provincia, dove potrebbero trovare più occasioni di lavoro in un settore attualmente bisognoso di manodopera? Si potrebbe anche cercare di valorizzare e ristrutturare i centri storici per renderli abitabili, fruibili, sicuri, popolati e rivitalizzati da nuove famiglie, tema particolarmente caro al nostro Movimento Casa AutonoMia.eu. Infine sarebbe necessario promuovere attività di ricerca per trovare le cause sociali ed economiche di questo fenomeno e permettere alla politica di mettere in campo azioni mirate, ma soprattutto efficaci sul lungo periodo. Non limitiamoci a mettere una toppa al problema, cerchiamo di guardare oltre e trovare soluzioni migliori. 

15 Novembre 2022 0 Commenti
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I componenti della 4 Commissione legislativa convocano l’Assessora alla Salute per discutere la collocazione dell’ospedale di Cavalese.

Da Paola Demagri 13 Novembre 2022

Con i consiglieri Paolo Zanella e Luca Zeni abbiamo convocato l’assessorato per discutere la collocazione dell’Ospedale di Cavalese nelle appropriate sedi e non nelle sale pubbliche quando ancora la Giunta non ha proposte da fare

Con i consiglieri Paolo Zanella e Luca Zeni abbiamo inviato a Claudio Cia, presidente della quarta commissione, una richiesta di convocazione dell’assessorato per approfondire la questione dell’Ospedale di Cavalese. 

L’amministrazione Rossi all’epoca aveva stanziato i fondi per una ristrutturazione dell’attuale sede. La nuova Giunta ha però sospeso il progetto, proponendo la costruzione ex novo di una seconda struttura a Masi di Cavalese attraverso un Partenariato Pubblico Privato. Così, invece che proseguire i lavori che ad oggi sarebbero probabilmente arrivati in fase di cantierizzazione, si è innescata una discussione che ancora oggi provoca controversie, bloccando un’opera strategica per il territorio e rinviando di anni la sua realizzazione. 


 “Con questa richiesta vogliamo riportare la discussione sulla collocazione dell’ospedale nelle sedi competenti, in modo che le istituzioni possano prendere una decisione. Riteniamo infatti che il progetto di un nuovo Ospedale presenti una serie di problematiche da non sottovalutare. In primis la realizzazione tramite PPP apre la porta della Sanità Pubblica a imprese private, che, per la stessa natura dell’accordo, rimarrebbero coinvolte nel funzionamento della struttura sanitaria negli anni a venire. In secondo luogo il terreno di Masi di Cavalese è pregiato e un suo utilizzo per la costruzione di una nuova struttura ospedaliera implica un importante problema ambientale. Infine, se si decidesse di costruire ex novo, cosa ne sarebbe dell’attuale struttura?

Per questi motivi chiediamo al presidente di portare il dibattito all’interno delle sedi appropriate, in modo che siano le istituzioni competenti ad esprimersi, senza l’influenza dei metodi di diffusione, anche mediatica, utilizzati dalla maggioranza nei giorni scorsi. Il coinvolgimento dei professionisti sanitari diviene fondamentale nell’individuare le funzioni di un Ospedale di valle e i percorsi da attivare non di certo per valutare l’appropriatezza rispetto alla collocazione del Presidio Ospedaliero

13 Novembre 2022 0 Commenti
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Novanta minuti sono abbastanza per discutere del futuro della sanità?

Da Paola Demagri 11 Novembre 2022

Ai dipendenti del Sistema Ospedaliero Provinciale è stato comunicato che nelle prossime settimane saranno dedicati tre incontri da trenta minuti ciascuno per discutere tre temi essenziali sul futuro della sanità. È abbastanza per affrontare una conversazione costruttiva? Noi crediamo di no.

Sette ospedali. Quattromila dipendenti. Settecento posti letto. Oltre cinquemila sedute operatorie solo nel 2022. Questi sono soltanto alcuni numeri del sistema ospedaliero trentino. Numeri sostanziosi, che danno un’idea del livello di complessità con cui si confronta quotidianamente chi lavora all’interno di questa organizzazione. Sicuramente abbastanza sostanziosi da far impallidire il numero di ore che è stato deciso di dedicare alla discussione sul futuro di un tale organismo, fondamentale per la vita e il benessere dei cittadini.

Un’ora e mezza. Solo novanta minuti per spiegare ai lavoratori tre temi cardine della sanità trentina, ovvero l’ospedale policentrico, l’attrattività dell’azienda sanitaria e i risultati raggiunti negli ultimi anni. A ognuno di questi argomenti verranno dedicati trenta minuti: un numero già insufficiente a presentarli in modo esaustivo, figuriamoci a sostenere un dialogo produttivo con i professionisti che vivono sulla propria pelle i risultati delle scelte prese al vertice.

Come si può in trenta minuti parlare esaustivamente di una rivoluzione organizzativa come quella dell’ospedale policentrico, che riconfigura completamente la rete dei nosocomi? Come è possibile che mezz’ora sia sufficiente a trattare il tema dell’attrattività del sistema sanitario trentino nei confronti dei professionisti senza rischiare di scadere in discorsi semplicistici, che non abbraccino l’enorme importanza di questo argomento per il futuro della sanità? Come si può in trenta minuti parlare dei risultati di un’organizzazione complessa come quella degli ospedali, che va valutata attraverso una miriade di diversi parametri correlati tra loro? Ma soprattutto, com’è possibile che in questi incontri ci sia spazio per ascoltare le opinioni e chiarire i dubbi delle migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano per migliorare la vita dei cittadini?

Purtroppo questa è l’ennesima dimostrazione della tendenza dell’attuale Giunta a calare dall’alto qualsiasi riforma senza nessun tipo di coinvolgimento dei diretti interessati. Ormai dal 2018 gli assessori prendono decisioni vitali che poi vengono scaricate sulla popolazione senza alcun tipo di confronto.

Magari quella che stiamo avanzando è una richiesta irragionevole, ma crediamo che dare ai cittadini l’occasione di far sentire la propria voce o perlomeno di comprendere a pieno le riforme che li riguardano sia la base di qualsiasi sano processo democratico. O sbagliamo?
Questo ci chiediamo dopo aver appreso che i dipendenti del Servizio Ospedaliero Provinciale sono stati formalmente invitati via e-mail a seguire in meet il loro futuro, il futuro della salute dei cittadini, il futuro della Sanità Pubblica che ormai ha il sapore della Sanità Privata.

11 Novembre 2022 0 Commenti
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Casa AutonoMia.eu

Da Paola Demagri 9 Novembre 2022

Nasce un nuovo Movimento in Trentino. Un Movimento che parte dai bisogni della popolazione, dalla necessità di riconoscersi in delle idee al momento assenti tra le forze politiche che governano la nostra Provincia. Un Movimento autonomista, popolare e democratico, fatto di persone, di ideali e di voglia di mettersi in gioco per creare un’alternativa alle attuali forze di governo provinciale. È nato Casa Autonomia.eu.

Inclusivo di 2 consiglieri provinciali, 10 amministratori sparsi sul territorio e oltre 60 soci fondatori, il Movimento si è riunito martedì 8 novembre a Mattarello, dove si è tenuta l’ufficiale serata fondativa. Con il Collega Michele Dallapiccola abbiamo guidato l’incontro e da oggi che nei prossimi giorni presenteremo la nostra attività sotto il cerchio giallo di “Casa Autonomia.eu”.

Siamo felici di essere finalmente arrivati a questo momento . Insieme abbiamo creato una nuova organizzazione, un nuovo contenitore di idee all’interno del quale riconoscerci. Insieme abbiamo imboccato un nuovo sentiero: ancora non sappiamo dove ci porterà, ma non vediamo l’ora di scoprirlo assieme a voi e a tutti coloro che si riconosceranno nei nostri ideali e nelle nostre proposte. Una cosa però è certa: non partiamo in svantaggio. Con 2 consiglieri provinciali, 10 amministratori e oltre 60 soci diffusi su tutto il territorio possiamo già sederci al tavolo e discutere alla pari con altre forze politiche, oltre che portare in consiglio atti e interrogazioni sotto il simbolo del cerchio giallo che ci rappresenta”.

Come evidenziato dalle ultime elezioni, il Trentino si sta sempre più allineando con le forze politiche nazionali. L’elettorato si divide tra i due grandi blocchi di centrodestra e di centrosinistra, ma gran parte della popolazione non si sente rappresentata, tanto che oltre il 40% degli aventi diritto non si è presentato alle urne.

Col nostro Movimento vogliamo dare una nuova casa a chi non si riconosce nelle attuali forze politiche. Un’organizzazione pragmatica e fin da subito chiara su quali siano gli obiettivi, come raggiungerli e con chi farlo. Un gruppo che ha tanta voglia di autonomia e allo stesso tempo si riconosce nelle cause progressiste fondamentali di una società moderna ampia e variegata. Un’unione di persone che hanno a cuore i bisogni del territorio, ma anche consapevoli di dover guardare oltre, verso l’Europa. Non perderemo tempo a rivangare il passato, ma ci apriamo piuttosto al futuro e a tutte le occasioni che questo ci riserva”.

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Il Volontariato soffre ma resiste. Nel fine settimana un Campo Scuola a Cles.

Da Paola Demagri 6 Novembre 2022

Un fine settimana movimentato a Cles con la presenza di numerosi mezzi di soccorso e soccorritori Volontari in attività. Due giorni di formazione, di aggregazione, collaborazione tra le associazioni del volontariato socio sanitario del Trentino che afferiscono alla Federazione.

Ritenendo un valore importante sia la formazione che l’aggregazione, la Federazione Volontariato socio sanitario del Trentino ODV ha organizzato la seconda edizione del Campo Scuola. Ci sono stati momenti di addestramento, simulazione di eventi in strada, tra i meleti e in altre zone del paese fino alla consegna del figurante ferito al Presidio Medico Avanzato presso il CTL. Il tutto è apparso sempre molto reale. 

Hanno contribuito alla riuscita dell’evento i Corpi dei Vigili del Fuoco Distrettuale, i volontari del Soccorso alpino e dei Nuvola che hanno garantito i pasti e il comfort per il riposo dei volontari coinvolti. 

Il vero connubio vi è stato non solo tra le Associazioni coinvolte ma anche tra volontari ed esperti del settore sanitario che hanno supervisionato le attività relative alla simulazione.

In questi due giorni si è voluto rafforzare la rete all’interno della Federazione e tra Associazioni e valorizzare il confronto tra volontari che hanno avuto modo di interfacciarsi con colleghi appartenenti ad associazioni diverse. 

Per Cles è stato davvero un onore poter ospitare l’evento e i loro protagonisti . 

Per le autorità presenti è stata un’opportunità per conoscere da vicino chi ogni giorno si occupa del 95% dei Trasporti socio sanitari del Trentino in questo evento formativo  rappresentati dalla Federazione.

Nostro dovere  non può essere solo quello di ringraziare per ciò che fanno ma resistere dall’ incrementare gli iter burocratici ai quali queste Associazioni sono sottoposte, agevolare l’appartenenza al mondo del volontariato, sostenere le Associazioni che mettono in campo progetti nobili. 

Il volontariato non si è mai fermato nemmeno nei momenti più difficili della crisi sanitaria e sociale e dopo un iniziale smarrimento vi è stata una reazione molto forte con la partecipazione civile e sociale delle comunità colpite. La reazione è costata molto in termini di risorse, ma ha rafforzato la coesione sociale e immesso nel sistema fiducia e senso di appartenenza che in questi due giorni sono emersi in maniera forte e chiara. 

Il ruolo del Volontariato è anche quello di favorire e sperimentare le migliori energie e sinergie sociali.

Grazie Volontari.

6 Novembre 2022 0 Commenti
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