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Prendersi cura del territorio è prendersi cura di se stessi 

Da Paola Demagri 7 Ottobre 2022

Una società in salute è quella che ogni giorno prova a costruire una coesione sociale in un ambiente accogliente e sostenibile, che promuove la cultura del bene pubblico, della democrazia e tiene attive le dinamiche economiche. Il concetto di cura nel proprio territorio può diventare un progetto politico e quindi indirizzare ogni processo decisorio Ivi compresa la parte normativa e quella economica unendo sostenibilità ambientale e sociale. Dare centralità alla cura continua delle cose è il presupposto necessario per voler bene al proprio territorio. 

Non è fuori luogo provare a pensare che il concetto di cura possa appartenere non solo alla dimensione della persona ma anche  quella di una  comunità e al benessere del territorio che la ospita.

Non basta vivere fisicamente in un determinato territorio urbano o di Valle che sia per essere un vero abitante, ma lo  si è quando si partecipa attivamente a rendere persino gradevole la vista di ogni angolo del Trentino.

Il bello è poter pensare che abbracciamo ciò che ci viene offerto come fosse il prolungamento della nostra esistenza e questa deve essere l’opportunità di esperienza che offriamo al turista. La proprietà di un bene deve presupporre il principio della cura. Ed essere un cittadino consapevole significa esserlo da fruitore del territorio, da amministratore , da professionista, artigiano, ognuno nel proprio ruolo deve sentirsi un pò proprietario del luogo in cui vive .

Cura della persona, delle comunità, dell’ambiente e del territorio sono il presupposto fondamentale per la costruzione di una società più giusta e meno malata.

7 Ottobre 2022 0 Commenti
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Ottobre il mese rosa: dedicato alla prevenzione del tumore al seno

Da Paola Demagri 1 Ottobre 2022

Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno per il quale sono impegnati molti enti: Ministero della Salute, Aziende Sanitarie, Agenas, LILT, Associazioni di Volontariato. L’intento dello screening è quello di una diagnosi precoce del tumore alla mammella  e di ridurne   lo sviluppo attraverso sani stili di vita ( non fumare, seguire una corretta alimentazione, praticare attività fisica..).

Ottobre si tinge di  rosa  ed è dedicato a iniziative, incontri pubblici informativi, sensibilizzazione a porre attenzione alla propria salute. Il 19 ottobre lo si celebra in tutto il mondo con l’obiettivo di garantire a tutte le donne le stesse opportunità di diagnosi, controlli e cure  anche se la forbice tra chi ha maggiori possibilità di cure e chi no, è ancora molto ampia.

L’Azienda Sanitaria trentina negli anni ha unito più professionalità creando la cosiddetta rete senologica del Trentino dove formazione, competenze, strumentazione, integrazione interdisciplinare hanno consentito una presa in carico della donna completa, considerandone  tutti gli aspetti. E funziona!

Questi sono i progetti dentro i quali una paziente si sente presa in carico e mai abbandonata e di questi progetti in rete ne abbiamo grande bisogno. 

Pensiamo alle difficoltà delle famiglie al momento della dimissione dall’ospedale al domicilio per pazienti non autonomi o ancora instabili. Se il Distretto non verrà potenziato e rimodulato con l’introduzione dell’infermiere di famiglia e altre figure socio – sanitarie assisteremo al fallimento delle competenze sanitarie territoriali che non possono più essere sorrette dalle sole spalle dei MMG o del personale delle Cure domiciliari.

La burocrazia incombe, le autorizzazioni da chiedere sono infine, il collegamento Ospedale-territorio è franato, la gente è spaesata, gli ospedali dimettono e le famiglie non riescono ad accogliere preparati i propri cari a casa.

Alla politica provinciale si chiede ormai da più di tre anni di investire in progetti territoriali ma al momento l’unica mossa la si è vista per grazia del PNRR che ha imposto l’implementazione delle Case della Salute. Sono state  finanziate le ristrutturazioni di 10 edifici ma ad oggi quali saranno le funzioni non è ancora dato da sapere. Un po ‘ come quando decidi di acquistare un mezzo ma non sai se ti servirà per viaggiare o per trasportare surgelati!

L’importante è averlo acquistato, e con i soldi di altri.

Attendiamo fiduciosi sperando che nel frattempo i surgelati non si sciolgano.

1 Ottobre 2022 0 Commenti
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La mostra accessibile a tutti allestita a Casa De Gentili: unica nel suo genere

Da Paola Demagri 29 Settembre 2022

Un tema di ricerca attuale è l’accessibilità al patrimonio culturale e artistico delle persone con disabilità. Per una persona con disabilità  l’ostacolo alla fruizione del patrimonio artistico e culturale non è legato solo alla presenza di barriere architettoniche, ma è dovuto anche alla presenza di barriere percettive e sensoriali causate dalla mancanza di strumenti e supporti informativi adeguati. Attualmente molti musei offrono esperienze accessibili al pubblico con disabilità  ma aperte a tutto il pubblico, attraverso la proposta di attività multisensoriali e l’utilizzo di strumenti specifici. 

In questo, il Comune di Sanzeno, è stato lungimirante ed apripista in terra trentina. Ha allestito nel bellissimo Palazzo di Casa De Gentili una mostra che ha  accolto opere di artisti speciali ospiti di Casa Sebastiano, centro residenziale per l’autismo.

L’incontro tra la cultura e la disabilità, una a disposizione dell’altra.

Ai visitatori della mostra  è data  la possibilità di fare un’ esperienza sensoriale. 

Davanti all’opera ci siamo fermati ad occhi chiusi, mentre veniva descritta l’opera attraverso i colori utilizzati e il tocco di materiale usato quale la tela, una pezza di lana, e così via. 

Serve pazienza per ascoltare attentamente la curatrice, serve allontanare i pensieri che tendono ad occupare la mente, serve abbandonarsi completamente all’esperienza per immergersi per un pò nel mondo della disabilità del non vedente. 

Riaperti gli occhi si può poi scoprire se l’immaginazione era vicina alla realtà oppure no.

Detto ciò, andate entro il 16 di ottobre  a vedervi la mostra e fatevi offrire dal personale addetto l’esperienza sensoriale. 

Tornerete a casa arricchiti, ne sono certa.

29 Settembre 2022 0 Commenti
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Benessere familiare: la Giunta leghista non intende investire.

Da Paola Demagri 27 Settembre 2022

Ristori per le donne occupate nel privato che potrebbero avere una chance in più da un trattamento migliore della maternità.

Investire per la famiglia significa investire per la Società: con un Disegno di Legge abbiamo proposto di migliorare la questione del periodo di maternità e paternità e dei congedi parentali dal lavoro soprattutto nel settore privato.

Vai al link

Oggi in aula si è discusso il ddl 25 del 2019 che modifica la legge provinciale sul benessere famigliare 2011 per rinforzare il trattamento di maternità nel privato visto che è così diverso dal trattamento del dipendente pubblico.

Con questo DDL chiediamo alla giunta di decidere sul  trattamento di maternità che oggi è migliore nel settore pubblico rispetto al privato. La giunta riferisce infatti che nel privato si è raggiunto un parziale livello di equiparazione nel trattamento economico , per soli  due terzi delle lavoratrici.

Però non è da considerarsi solo il trattamento economico ma anche quello di carattere giuridico perché ci sono tra il pubblico e privato differenze anche in questo ambito.

La proposta che si fa alla Giunta  è quindi quella di lavorare su quel terzo che oggi non ha un vantaggio economico. Non si può portare all’obbligo delle imprese l’adesione al progetto ma si deve consentire loro di trarne eventuale opportunità. Questa opportunità può nascere se la Provincia al fine di equiparare questi due trattamenti diversi tra il pubblico il privato, investe nel DDL in discussione.

Saranno poi le imprese stesse che se vorranno potranno accedere ad un sostegno per ristorare il maggior costo che hanno nel sostenere la misura economica. Le leve dell’Autonomia ovviamente consentono alla Provincia di colmare il vuoto lasciato dalla legge dei contratti collettivi. 

Qui non si parla di occupazione ma di ristori per le donne occupate nel privato che potrebbero avere una chance in più da un trattamento migliore della maternità.

La seconda questione riguarda i congedi parentali : attraverso l’autonomia è prevista la possibilità di stanziare delle risorse che si possono utilizzare per coprire il costo degli oneri previdenziali da una parte e dall’altra un’ indennità integrativa rispetto al livello statale e consentire un numero maggiore di congedi. Ciò permetterebbe alle famiglie di seguire personalmente la crescita dei propri figli almeno fino all’anno.

Il dibattito in aula è aperto. La giunta prende atto che il problema che riguarda la gestione della maternità nel privato esiste, le forze di opposizione propongono una norma ma la giunta si rifiuta di votarla.

Questa è la Giunta del cambiamento che dai suoi programmi avrebbe dato sostegno a tutti, incrementato il dato della natalità, migliorata l’occupazione lavorativa, garantito benessere ai trentini eppure dice NO ad un disegno di Legge sul benessere famigliare.

27 Settembre 2022 0 Commenti
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Integrazione, Inclusione, disabilità: il Trentino può e deve distinguersi ma servono risorse e competenze. La giornata organizzata da ANFFAS ne è esempio. 

Da Paola Demagri 25 Settembre 2022

Non saranno le norme e i documenti a consentire al Trentino di distinguersi anche a  livello nazionale nell’ambito della disabilità e dell’inclusione sociale. Il volere deve essere principalmente politico e successivamente di stanziamento di risorse a sostegno di Enti, associazioni e famiglie che ogni giorno si occupano di disabilità.

Anzitutto va modificato l’atteggiamento culturale sulla disabilità facendo prendere coscienza di che cosa essa significhi, attivando percorsi di rispetto, solidarietà e inclusione. Oggi la percezione della condizione di disabilità è alterata dall’egoismo e dalla cecità. Manca spesso nelle persone la consapevolezza del vissuto dell’altro sia esso  disabile o persona direttamente coinvolta nell’ambito della disabilità.

Il primo impegno deve avvenire nella scuola come ambito di socializzazione extrafamiliare, poi quello extra scolastico e ludico e infine anche quello lavorativo e sociale. Nell’ambito scolastico è necessaria la formazione di personale e il dialogo costante con le famiglie e con gli esperti dell’area sanitaria nonché con i referenti delle associazioni e degli enti in modo da avere un confronto sulle possibili realizzazioni di processi ampi e quindi inclusivi.

Qualche bell’ esempio in Trentino lo abbiamo già dal quale prendere spunto. Le esperienze trentine come per esempio ANFFAS, Casa Sebastiano, le  Cooperative sociali possono attraverso la loro esperienza favorire la programmazione politica per i prossimi anni. 

Non può essere  esaustivo chiedere l’implementazione di risorse economiche ma il programma potrà essere completo se sarà individuato in maniera specifica l’obiettivo finale di ogni Ente, associazione o nucleo coinvolto comprese le famiglie.

Mi sia consentito esternare questa riflessione dopo aver presenziato alla giornata dedicata ai giochi olimpici organizzata da ANFFAS nella giornata di venerdì.

Il clima era festoso e la gratitudine di ogni persona coinvolta è stata espressa attraverso sorrisi e altre manifestazioni  di felicità. 

Integrare le persone disabili è la grande sfida che può essere vinta attraverso la collaborazione di tutti. 

Non basta integrare la diversità ma è necessario creare condizioni dove fare spazio alla ricchezza della differenza, adeguando gli ambienti, la prassi, in base ad ogni specifica singolarità. 

La normalità deve quindi divenire  una metamorfosi costante.

25 Settembre 2022 0 Commenti
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Per il Polo ospedaliero e universitario trentino una figura apicale non basta. Si pensi ad una struttura commissariale

Da Paola Demagri 20 Settembre 2022

L’articolo 60-bis della legge provinciale 13 maggio 2020, n. 3 ha istituito la figura del Commissario
straordinario per la realizzazione o l’ultimazione di opere d’interesse pubblico di competenza della
Provincia, dei suoi enti strumentali o di altre amministrazioni aggiudicatrici comprese nel sistema
provinciale integrato, previsto dall’articolo 79 dello Statuto speciale, che abbiano un rilevante
impatto sul tessuto socio-economico provinciale o siano caratterizzate da un elevato grado di
complessità progettuale. In tale occasione il legislatore provinciale ha fatto proprio l’istituto
previsto dallo Stato con il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, come successivamente convertito
dalla legge 14 giugno 2019, n. 55.
Per l’esecuzione degli interventi i commissari possono essere abilitati ad assumere direttamente le
funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge statali e provinciali in
materia di contratti pubblici. I commissari costituiscono quindi lo strumento giuridico per realizzare
le opere pubbliche fondamentali per la comunità nel più breve tempo possibile.

In questo momento la principale opera che produrrà effetti sul tessuto socio economico provinciale
è chiaramente individuabile nel nuovo ospedale di Trento.
In questi giorni è emerso come la procedura pubblica del NOT sia stata accantonata e come spetti alla
politica assumersi le proprie responsabilità per realizzare quella che sarà la principale struttura
sanitaria dei trentini.

La Giunta pare intenzionata a ripartire da zero cominciando dall’individuare un commissario. Vista l’entità dell’opera, le ripercussioni che la stessa avrà, la necessità di accelerare sui tempi progettuali e di costruzione è fondamentale che
il soggetto individuato sia in possesso, oltre ai requisiti di professionalità e di esperienza previsti, di conoscenze del territorio e e di organizzazione sanitaria. A mio modesto parere risulterebbe ancora più efficace pensare a istituire una struttura commissariale rappresentativa di competenza tecnica e giuridica.

Le conoscenze e competenze che permettono di guidare in maniera consapevole le scelte progettuali, per far sì che l’opera sia il più aderente possibile alle necessità attuali e future dal momento che è destinata a durare almeno cinquanta anni.
Ad esempio e proprio in una prospettiva progettuale di lungo termine, l’attuale zona che era destinata al
NOT lascia molti dubbi e perplessità, in quanto oggettivamente limitata nel caso di un possibile
futuro ampliamento e quindi va valutato se il sito rimane ancora il più idoneo per il nuovo ospedale.

In pochi anni le cose cambiano radicalmente e prenderne atto significa avere pensiero e lungimiranza nonché responsabilità decisionale ovviamente se il tutto è basato su dati oggettivi e serietà politica e non azione populista utilizzata in campagna elettorale.

Alla Giunta abbiamo offerto argomenti e percorsi da intraprendere perchè possa fare una scelta utile ai trentini e non solo propedeutica ad accaparrarsi voti il 25 settembre.

20 Settembre 2022 0 Commenti
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Dalla maggioranza provinciale le pietanze sono state servite quasi tutte, siamo arrivati alla frutta.

Da Paola Demagri 19 Settembre 2022

Quasi cinque anni di Governo leghista e ne abbiamo viste per tutti i gusti.

Piatti andati a buon fine, altri andati a Roma e tornati perchè non cucinati secondo i principi di una cucina tipica trentina-autonomista, altri indigesti a chi come me interpreta e promuove politiche della famiglia, dei giovani, degli anziani, delle categorie più fragili attraverso i valori della solidarietà, della cooperazione, della socialità, dell’equità, del lavoro, del benessere socio-sanitario.

Ormai siamo entrati nell’ultimo anno di legislatura e in questo periodo anche  nella campagna elettorale più ristretta e veloce degli ultimi Governi nazionali. Fatto sta che la campagna elettorale risulta difficile per tutti i partiti; nessuno era pronto per andare ad elezioni il 25 settembre. Decisa la data, trovati i candidati, steso il programma, e poi ognuno ha adottato metodi diversi per diffondere il sostegno al proprio partito, alla propria coalizione ai propri candidati. 

In queste ore pare che il Governo leghista sia però arrivato alla frutta e anzichè usare un programma di governo abbia usato la più becera manifestazione di populismo interpretando la “pancia”dei trentini. 

In questi giorni abbiamo assistito al regalo  180€ di sconto in bolletta per tutte le famiglie trentine indipendentemente dal reddito adottando la scusa del dover fare le cose in fretta. Che a volerla guardare bene questa delibera pare un regalone a sei zeri per Dolomiti Energia!

Il Presidente poi propone di voler sospendere i bandi per il rinnovo delle concessioni idroelettriche per arrivare all’autonomia energetica facendo appello a un pò di coraggio, non ricordandosi della serrata opposizione fatta soprattutto dal PATT che chiedeva di sospendere la Legge sulle centrali idroelettriche. Meglio tardi che mai, ma difficile credere a questa proposta!

Oggi la Giunta  comunica che il progetto NOT va messo nel cassetto e chiuso per sempre e che nominerà un commissario per iniziare un nuovo percorso per il nuovo Polo ospedaliero e universitario trentino. A maggio come minoranze avevamo presentato più risoluzioni che chiedevano l’impegno per revocare la gara, trovare una miglior collocazione per il nuovo ospedale, individuare un commissario con conoscenza specifica del territorio e delle esigenze sanitarie trentine. Tutte le risoluzioni erano state bocciate. Ora per la campagna elettorale leghista torna tutto utile.

Per proseguire la campagna elettorale, anziché un programma, la Giunta leghista propone la presentazione dell’indagine per le ricadute economiche del concerto a quattro mesi dall’evento. 

Abbiamo ancora quattro giorni disponibili per l’appello al voto, prepariamoci a sentire di tutto e il contrario di tutto.

Chissà che non raccontino ai trentini che la Sanità non verrà mai privatizzata, che il prossimo luglio le insegnanti della scuola dell’infanzia non lavoreranno, che verranno unificati i contratti di lavoro tra APSS e APSP , che assumeranno personale nella pubblica amministrazione, che daranno gli insegnanti di sostegno ai bambini che ne hanno diritto, che alla zootecnia arriveranno aiuti per l’acquisto delle materie prime, che il prezzo del latte verrà modificato, che il sistema del Progettone non verrà destrutturato.

Peccato, perché  potrebbero davvero  raccontarci questa bella favola ma purtroppo resterà una favola da campagna elettorale.

19 Settembre 2022 0 Commenti
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I lavori del futuro 

Da Paola Demagri 18 Settembre 2022

Un politico non può rimanere immobile a considerare l’oggi perchè è già ieri.

Surf Club Torbole

In questi giorni è iniziato l’anno scolastico e una domanda è sorta spontanea. Ma quali saranno le professioni del futuro? 

Per rispondere a questo quesito è evidente che vanno affrontate  alcune posizioni per esempio come evolverà il mercato del lavoro? quale sarà l’orientamento dei giovani? quali saranno per il nostro territorio gli ambiti che necessitano di essere sviluppati? che cosa può offrire il Trentino?quali saranno le nuove richieste?

Mobilità e turismo

Penso di poter dire che la domanda più complessa sia quella che riguarda il mercato del lavoro in futuro. Una domanda per rispondere alla quale è necessario avere una visione sul futuro analizzando il qui ed ora e ipotizzando i nuovi bisogni, le nuove necessità e il cambio di paradigma sociale. Voglio sperare  che il mercato del lavoro si baserà su competenze tecniche e non. Le aziende per ottenere il loro successo ed essere competitive sul mercato del lavoro devono imparare a gestire lo sviluppo delle competenze. Così come fondamentale sarà l’attivazione di un nuovo sistema delle politiche attive del lavoro.

Le competenze servono perchè ogni lavoro deve essere ad alto contenuto di sapere; i datori di lavoro cercano sempre più la qualità e le competenze esperienziali.

L’alternanza scuola-lavoro e gli stage potranno  favorire lo sviluppo di competenze teoriche e pratiche. A brevissimo termine si deve vedere una fusione tra scuola e produzione con alcuni giorni dedicati allo stage formativo.

Robotica, telemedicina,cura delal persona

La scuola primaria deve già favorire la possibilità di fare piccole esperienze attraverso le quali lo studente possa capire quale è la sua vocazione ed evitare che i giovani perdano tempo a cercare di scoprire a cosa sono vocati dal punto di vista del lavoro.

Lo sguardo in futuro va rivolto ai lavori del pubblico impiego: l’Italia è il paese europeo che ha meno lavoratori impegnati nel  PI e così abbiamo Comuni senza personale, ospedali sguarniti, RSA in crisi, Servizio di trasporti pubblico con personale ridotto!

Dopo questa breve disamina offro alcuni spunti sulle figure professionali competenti di cui avremo  bisogno a brevissimo e il PNRR offre grandi possibilità da questo punto di vista perché richiede figure professionali, competenti e con conoscenze specifiche che si occuperanno di:

enogastronomia
  • cura della persona in particolare di disabili e anziani
  • sostenibilità
  • tempo libero ed enogastronomia e ospitalità
  • energetica, transizione ecologica, informatica, intelligenza artificiale e robotica
  • mobilità
  • architetti e ingegneri per progettare costruzioni a minor impatto ambientale
  • gestione dell’agricoltura e zootecnia 
  • gestione dei rifiuti 
  • ingegneri clinici per una migliore gestione delle strutture ospedaliere.
Gestione rifiuti

Un politico non può rimanere immobile a considerare l’oggi perchè è già ieri ma deve, attraverso competenza e conoscenza, scegliere oggi per il futuro di domani guardando anche oltre i dieci anni e questa non è prerogativa della politica del cambiamento!

18 Settembre 2022 0 Commenti
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Il mio insegnante preferito è fare un’esperienza

Da Paola Demagri 15 Settembre 2022

Visitare una miniera è una esperienza straordinaria, da vivere per ricordarsi che sono esistiti ed esistono ancora, in alcune parti del mondo, lavori durissimi,  svolti in condizioni estreme con enormi rischi per la salute. Bambini e adulti, perchè era impossibile arrivare ad essere anziani, erano coloro che si infilavano nei cunicoli per estrarre il materiale minerario, argento in questo caso. In alcuni passaggi dovevano strisciare per alcuni metri, in altri un pò più agevoli era possibile mantenere la posizione semieretta. Il buio, la polvere, l’umidità, le basse temperature rendevano l’ambiente malsano sotto tutti i punti di vista.


Oggi le miniere sono diventate destinazioni turistiche, inserite in territori straordinari, dove la visita nelle cavità sotterranee è un divertimento ed è esperienza.

E’ un modo per conoscere il nostro territorio e l’offerta turistica, per conoscere la storia e la cultura dei trentini che hanno utilizzato le potenzialità della nostra terra per farne , in alcuni casi, una fortuna.

La visita alla miniera, fatta con una brava guida e in buona compagnia, ti consente di isolarti dal mondo esterno il tempo necessario per assorbire informazioni, odori, rumori sconosciuti e farli tuoi per sempre.

Ed ora curiosi di sapere in quale miniera sono stata vi lascio il link per iniziare da qui la vostra esperienza che vi propongo di terminare dentro la miniera.

15 Settembre 2022 0 Commenti
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La questione ospedale di Cavalese farà discutere ancora molto?

Da Paola Demagri 14 Settembre 2022

Ospedale nuovo o Ospedale vecchio rinnovato? Questo è il dilemma che divide la popolazione che fa riferimento all’Ospedale di Cavalese. Non solo, ma divide anche la politica, gli amministratori locali e  i sanitari che vi lavorano. Ognuno di noi avrà le sue ragioni per propendere per una scelta o l’altra.

Purtroppo però accade che non tutti utilizziamo lo stesso criterio per esprimere un parere.

Il politico leghista, da quanto si narra e dalle poche informazioni avute dai canali istituzionali, usa uno specchietto per le allodole proponendo la costruzione di un nuovo ospedale attraverso il finanziamento di un progetto pubblico-privato ( con magari qualche interesse immobiliare) e la cancellazione di milioni già stanziati per la ristrutturazione del vecchio. 

Gli amministratori locali cercano di fare gli equilibristi tra il valorizzare ciò che c’è migliorandolo  e rinnovandolo,  e un nuovo nosocomio che farebbe piacere ad una parte di cittadini. Si dividono inoltre tra coloro che assecondano la Giunta o esprimono un proprio pensiero svincolato da ada interessi politici.

I cittadini , sono invece divisi dalla questione dell’Ospedale sotto casa: come dargli torto? Se però la politica garantisse servizi di prossimità, entrambe le Valli potrebbero essere ampiamente soddisfatte anche nel caso in cui l’Ospedale non rispondesse al criterio sotto casa .

Gli addetti ai lavori fanno considerazioni piu ampie ; usano il criterio dei percorsi, della sicurezza, del comfort visto dal punto di vista logistico che un nuovo ospedale garantirebbe senza ombra di dubbio .

Esiste inoltre la necessità di interventi strutturali urgenti che sono garantiti attraverso tempistiche ridotte solo se si interviene sull’ospedale esistente. Ma il criterio più interessante è l’offerta dei servizi, l’appropriatezza delle cure, l’attrattività dell’ospedale, la necessità di avere strumentazioni innovative (robotica), la copertura di posti vacanti, l’integrazione ospedale-territorio, i bandi che vanno deserti e tutto questo va risolto indipendentemente della scelta se l’ospedale nuovo o ristrutturato. Se i problemi di personale, e l’offerta prestazionale in base ai bisogni venisse risolta in tempi rapidi credo che qualsiasi scelta sarebbe accettata anche da chi la pensa diversamente.

Sono convinta che un partito territoriale deve avere un occhio vigile su quanto sta accadendo in Trentino a seguito delle scelte politiche attuali. Sia per salvaguardare il territorio che per mantenere i servizi nelle valli, a Cavalese in particolare, è necessario prevedere degli investimenti. Questi tuttavia devono essere pianificati nel tempo, puntando principalmente sul miglioramento di quanto già è esistente. Nel caso specifico del Presidio Ospedaliero non vi sono valutazioni che indichino la struttura come pericolante, per cui con interventi mirati si potrebbe ottenere un grande salto di qualità. Credo che sarebbe sicuramente più coraggioso e anche più funzionale al paradigma attuale riconsiderare la ristrutturazione e il miglioramento dell’ospedale di Cavalese, individuando le funzioni utili per la rete intraospedaliera, la valorizzazione dei professionisti, l’implementazione  di posti letto in RSA, dei servizi domiciliari e del cohousing.

14 Settembre 2022 0 Commenti
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