Un politico non può rimanere immobile a considerare l’oggi perchè è già ieri.
In questi giorni è iniziato l’anno scolastico e una domanda è sorta spontanea. Ma quali saranno le professioni del futuro?
Per rispondere a questo quesito è evidente che vanno affrontate alcune posizioni per esempio come evolverà il mercato del lavoro? quale sarà l’orientamento dei giovani? quali saranno per il nostro territorio gli ambiti che necessitano di essere sviluppati? che cosa può offrire il Trentino?quali saranno le nuove richieste?
Penso di poter dire che la domanda più complessa sia quella che riguarda il mercato del lavoro in futuro. Una domanda per rispondere alla quale è necessario avere una visione sul futuro analizzando il qui ed ora e ipotizzando i nuovi bisogni, le nuove necessità e il cambio di paradigma sociale. Voglio sperare che il mercato del lavoro si baserà su competenze tecniche e non. Le aziende per ottenere il loro successo ed essere competitive sul mercato del lavoro devono imparare a gestire lo sviluppo delle competenze. Così come fondamentale sarà l’attivazione di un nuovo sistema delle politiche attive del lavoro.
Le competenze servono perchè ogni lavoro deve essere ad alto contenuto di sapere; i datori di lavoro cercano sempre più la qualità e le competenze esperienziali.
L’alternanza scuola-lavoro e gli stage potranno favorire lo sviluppo di competenze teoriche e pratiche. A brevissimo termine si deve vedere una fusione tra scuola e produzione con alcuni giorni dedicati allo stage formativo.
La scuola primaria deve già favorire la possibilità di fare piccole esperienze attraverso le quali lo studente possa capire quale è la sua vocazione ed evitare che i giovani perdano tempo a cercare di scoprire a cosa sono vocati dal punto di vista del lavoro.
Lo sguardo in futuro va rivolto ai lavori del pubblico impiego: l’Italia è il paese europeo che ha meno lavoratori impegnati nel PI e così abbiamo Comuni senza personale, ospedali sguarniti, RSA in crisi, Servizio di trasporti pubblico con personale ridotto!
Dopo questa breve disamina offro alcuni spunti sulle figure professionali competenti di cui avremo bisogno a brevissimo e il PNRR offre grandi possibilità da questo punto di vista perché richiede figure professionali, competenti e con conoscenze specifiche che si occuperanno di:
- cura della persona in particolare di disabili e anziani
- sostenibilità
- tempo libero ed enogastronomia e ospitalità
- energetica, transizione ecologica, informatica, intelligenza artificiale e robotica
- mobilità
- architetti e ingegneri per progettare costruzioni a minor impatto ambientale
- gestione dell’agricoltura e zootecnia
- gestione dei rifiuti
- ingegneri clinici per una migliore gestione delle strutture ospedaliere.