Dalla maggioranza provinciale le pietanze sono state servite quasi tutte, siamo arrivati alla frutta.

Da Paola Demagri

Quasi cinque anni di Governo leghista e ne abbiamo viste per tutti i gusti.

Piatti andati a buon fine, altri andati a Roma e tornati perchè non cucinati secondo i principi di una cucina tipica trentina-autonomista, altri indigesti a chi come me interpreta e promuove politiche della famiglia, dei giovani, degli anziani, delle categorie più fragili attraverso i valori della solidarietà, della cooperazione, della socialità, dell’equità, del lavoro, del benessere socio-sanitario.

Ormai siamo entrati nell’ultimo anno di legislatura e in questo periodo anche  nella campagna elettorale più ristretta e veloce degli ultimi Governi nazionali. Fatto sta che la campagna elettorale risulta difficile per tutti i partiti; nessuno era pronto per andare ad elezioni il 25 settembre. Decisa la data, trovati i candidati, steso il programma, e poi ognuno ha adottato metodi diversi per diffondere il sostegno al proprio partito, alla propria coalizione ai propri candidati. 

In queste ore pare che il Governo leghista sia però arrivato alla frutta e anzichè usare un programma di governo abbia usato la più becera manifestazione di populismo interpretando la “pancia”dei trentini. 

In questi giorni abbiamo assistito al regalo  180€ di sconto in bolletta per tutte le famiglie trentine indipendentemente dal reddito adottando la scusa del dover fare le cose in fretta. Che a volerla guardare bene questa delibera pare un regalone a sei zeri per Dolomiti Energia!

Il Presidente poi propone di voler sospendere i bandi per il rinnovo delle concessioni idroelettriche per arrivare all’autonomia energetica facendo appello a un pò di coraggio, non ricordandosi della serrata opposizione fatta soprattutto dal PATT che chiedeva di sospendere la Legge sulle centrali idroelettriche. Meglio tardi che mai, ma difficile credere a questa proposta!

Oggi la Giunta  comunica che il progetto NOT va messo nel cassetto e chiuso per sempre e che nominerà un commissario per iniziare un nuovo percorso per il nuovo Polo ospedaliero e universitario trentino. A maggio come minoranze avevamo presentato più risoluzioni che chiedevano l’impegno per revocare la gara, trovare una miglior collocazione per il nuovo ospedale, individuare un commissario con conoscenza specifica del territorio e delle esigenze sanitarie trentine. Tutte le risoluzioni erano state bocciate. Ora per la campagna elettorale leghista torna tutto utile.

Per proseguire la campagna elettorale, anziché un programma, la Giunta leghista propone la presentazione dell’indagine per le ricadute economiche del concerto a quattro mesi dall’evento. 

Abbiamo ancora quattro giorni disponibili per l’appello al voto, prepariamoci a sentire di tutto e il contrario di tutto.

Chissà che non raccontino ai trentini che la Sanità non verrà mai privatizzata, che il prossimo luglio le insegnanti della scuola dell’infanzia non lavoreranno, che verranno unificati i contratti di lavoro tra APSS e APSP , che assumeranno personale nella pubblica amministrazione, che daranno gli insegnanti di sostegno ai bambini che ne hanno diritto, che alla zootecnia arriveranno aiuti per l’acquisto delle materie prime, che il prezzo del latte verrà modificato, che il sistema del Progettone non verrà destrutturato.

Peccato, perché  potrebbero davvero  raccontarci questa bella favola ma purtroppo resterà una favola da campagna elettorale.