Paola Demagri
  • BIOGRAFIA
  • IDEE E PROPOSTE
  • PROGRAMMA ED EVENTI
  • ATTI POLITICI
  • RASSEGNA STAMPA
  • CONTATTI
Categoria:

Senza categoria

Alla lega nazionale la partita dell’autonomia differenziata a quella trentina la gestione dei grandi carnivori. Stesso metodo, stessi risultati?

Da Paola Demagri 23 Giugno 2024

I provvedimenti della politica nazionale di queste ore impongono al Movimento Casa Autonomia.eu una forte presa di posizione. Anche se l’Autonomia differenziata come fin qui approvata sembrerebbe più un provvedimento “Manifesto” che una solida realtà normativa sulla quale discutere. Questo perché la parte leghista del governo Meloni la fa passare in un momento storico in cui, in Trentino, i vecchi autonomisti identitari, quelli che dovrebbero ergersi a paladini delle prerogative del pensiero autonomista, stanno invece zitti zitti, sotto la gonna di lega e fratelli d’Italia locali. Sono, loro stretti alleati anche qui a livello provinciale, come sappiamo in funzione delle nomine di governo ricevute. Così accontentati, non li sentirete sollevare la minima critica. Da qui partono allora responsabilità e coerenza di MCA.eu, gli autonomisti della compagine di centro-sinistra. Parliamo di questo provvedimento allora. Critiche – a tratti in maniera scontata – le minoranze,  esultanti – spesso a sproposito – i leghisti. Ai più, non sarà poi sfuggito il tiepido atteggiamento del Fratelli italiani nonstante ci sia un preciso accordo elettorale che tiene in piedi il governo nazionale. Ma si sa, l’A. Diff. è un provvedimento che interessa soltanto alla lega. I Fratelli sono focalizzati sul presidenzialismo. 

E qui si apre la prima considerazione critica verso un provvedimento che di per sé, fosse realistico e applicabile potrebbe contenere numerose buone novità. Comunque, considerando i reciproci rapporti di forza tra le due compagini di governo possiamo immaginare quanto poca cura e interesse manifesterà FDI nel portare avanti la partita oltremodo complessa dei decreti attuativi. Perché al di là delle giuste preoccupazioni sulle disparità che potrebbero manifestarsi in corso d’opera, per poter procedere all’attuazione di questa norma è necessario individuare i famosi livelli essenziali di prestazione. Ma non solo perché poi questi devono venir riconosciuti insieme alle risorse idonee a poterli ridistribuire in maniera sufficientemente equa. E sul terreno dell’equità tra nord e sud, l’attuazione troverà le forche caudine dei parlamentari del sud. 

Dal punto di vista politico, elettorale e di voto dentro al parlamento, il meridione è sempre stato molto forte. Posso citare ad esempio il fatto che cinque regioni del sud hanno avuto la forza storica di introitare il 45% dei quasi 10 miliardi che la Politica agricola comunitaria aveva messo a disposizione dell’Italia ad ogni programmazione passata. Le altre 14 regioni e due Province autonome si suddividevano in sedici il restante 55. 

Immaginatevi quando si cominciassero a toccare argomenti come sanità e welfare. Tant’è che anche solo in questa fase di voto pare che Salvini ci abbia rimesso fin da subito del gran consenso in Calabria, proprio a causa della contrarietà dei parlamentari di destra di quella regione. Tutto fa pensare però che gli annunci proseguiranno, senza conseguenze e peggio, senza risultato. Buon per noi, buon per l’Autonomia trentina che alle sceneggiate della lega ci ha fatto il callo. Ricordiamo tutti un fatto di cronaca politica del quale il web da facile traccia. E’ accaduto casualmente il 21 giugno ma di ben 13 anni fa. L’accordo di allora era con il governo del momento, quello del Cavaliere nazionale. Il ministro, lo stesso. Stesse scene, stessi annunci che il tempo finì per consegnare ad un nulla di fatto.  Bene dunque che vi sia un’opposizione forte che sottoporrà al referendum questo atto politico dato da digerire d’imperio agli italiani, altrettanto bene che sia consegnato al percorso legislativo col solito atteggiamento leghista che ormai conosciamo anche qui in Trentino. Basti osservare come è stata gestita dalla lega trentina prima di opposizione e poi di governo, la partita dei Grandi carnivori. 

Dai banchi dell’opposizione avrebbero spaccato il mondo. Nella prima fase di governo hanno annunciato tutto ed il contrario di tutto, senza portare a casa niente tranne una gestione che ha coltivato paure e purtroppo tragedie. Oggi, a sei anni di distanza provano a ripartire rimettendo in piedi – e male – tutto quello che avevano smantellato sei anni fa ereditato dalle persone coscienti e competenti che avevano lasciato loro.

23 Giugno 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

La Provincia attivi un aiuto straordinario per gli studenti lavoratori

Da Paola Demagri 18 Giugno 2024


 La categoria delle persone che si possono definire “studente” è piuttosto eterogenea. Ogni fattispecie ha però in comune una condizione: frequentare l’Università è costoso. E fuori sede, all’alimentare si aggiungono una serie di altre spese tra cui l’affitto. Così lo studiare per prepararsi ed acquisire nuove competenze sta diventando sempre più un lusso. Chi è particolarmente motivato nel seguire un certo tipo di percorso di studi, si può scontrare con problematiche economiche legate al caro vita.

Nella Mozione recentemente predisposta da Casa Autonomia.eu e sottoscritta dai Consiglieri provinciali di minoranza , abbiamo voluto occuparci di una categoria spesso poco considerata: gli studenti che scelgono di trovarsi un lavoro per sopperire almeno in parte alle loro necessità finanziarie. Persone che per non gravare completamente sulla famiglia finiscono per sottrarre tempo allo studio e alla vita sociale. Persone che, beffa nella beffa, finiscono per dimostrare un fittizio aumento del reddito e quindi dell’indicatore ISEE (o ICEF, per le borse di studio dell’Opera Universitaria). E non parliamo solo di giovani che scelgono di autosostenersi ma anche persone non più giovani che lavorano e scelgono di portare avanti un percorso di studi per riqualificarsi professionalmente.

Già molte le realtà universitarie stanno investendo nel sostegno economico ai soggetti che ne fanno richiesta. Ad esempio, è facilmente reperibile sul web il caso dell’Università degli Studi di Padova. Citiamo a tal proposito il bando annuale per la contribuzione degli studenti Alle studentesse e agli studenti con reddito annuo lordo di almeno 3.500,00 Euro percepito nel 2023 o nel 2024 in base ad un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato o ad altre attività lavorative autonome, e con ISEE fino a 50.000 Euro, è prevista una riduzione di 400,00 Euro del contributo onnicomprensivo che viene applicata su seconda e terza rata. La riduzione è concessa per un numero di anni pari alla durata normale del corso di studio, più altri tre anni, a partire dal primo anno di immatricolazione. “

Ecco allora che a nostro avviso, anche un intervento locale sarebbe estremamente opportuno. A tal proposito la copertura economica non potrebbe che provenire dall’ambito provinciale andando a compensare parte delle tasse universitarie di livello locale. Per i “fuori sede” si potrebbero ipotizzare forme di indennità da parte dell’Opera Universitaria con un bando separato rispetto a quello inerente la riduzione delle tasse universitarie a Trento. Due bandi diversi per due casistiche diverse che necessiterebbero di due fondi diversi. 

Anche la CISL, nella sua campagna nazionale “LA TUTELA DEL LAVORO NELLE TRANSIZIONI” sul tema “giovani e lavoro” solleva tutta una serie di problemi nella transizione verso il mondo del lavoro sollevando questioni spinose come l’abbandono scolastico, la ridotta quota di laureati e la necessità di potenziare la formazione degli occupati. 

Volendo parlare quindi di “studenti lavoratori” è quanto meno auspicabile un confronto non solo con la rappresentanza studentesca e l’università ma anche con gli stessi sindacati per capire se, come e quando porteranno avanti eventuali iniziative nelle contrattazioni per concretizzare una certa attenzione verso i giovani più volenterosi.

Il dispositivo della mozione depositata vuole impegnare la Giunta provinciale ad attivarsi per almeno un paio di

  • aprire un tavolo che coinvolga PAT, Opera Universitaria, Università degli Studi di Trento, rappresentanze studentesche e sindacati per elaborare strategie e soluzioni che possano mitigare disagi economici del cd. “studente lavoratore” trentino
  • valutare di destinare dei fondi a sostegno di tale categoria di studenti per incentivare l’accostamento del lavoro ad un percorso universitario (in Trentino o fuori da esso)
18 Giugno 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

Nel suggestivo Maso Conci, nella chiesa privata, si è tenuta stamane la Santa Messa in onore di San Vito. È stato anche un momento di aggregazione per la comunità.

Da Paola Demagri 16 Giugno 2024

16 Giugno 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

Elezioni europee e ballottaggio a Rovereto: il bilancio di Casa Autonomia.eu

Da Paola Demagri 12 Giugno 2024

Come noto, anche il nostro Movimento civico provinciale ha voluto confrontarsi con l’ampia dimensione della kermesse elettorale europea. Col suffisso “.eu” nel proprio nome non poteva esimersi da questo compito. Avvertiamo infatti come molto forte il bisogno di ispirarci a quel PPTT.ue di passata memoria. Fautore di un autonomismo di respiro europeo già da una sua precocissima intuizione. 

Onestà vuole – benché questa sia una dote che a quanto pare in politica non serve più – che si ammetta il risultato ottenuto come piuttosto deludente. Non tanto a livello locale dove AZIONE ha ottenuto i migliori risultati del suo livello nazionale, quanto piuttosto all’esito complessivo. Dove, come osservato, a sbancare sono state le Destre, anzi, le “Ultradestre”. Movimenti da far sembrare la nostra Giorgia nazionale una novellina di quella parte di Arco costituzionale. 

Ed è proprio lei a guidare l’elenco delle nostre delusioni. Con la conferma della fiducia verso il “melonismo” da parte di tutti gli italiani, abbiamo ormai tutti la certezza che a vincere in politica è più importante avere doti da showgirl che portare a casa risultati concreti. Al netto del fatto che far questo, in Italia, è ormai praticamente impossibile. 

Potrebbe essere diverso qui in Trentino. Invece, tutti i problemi degli scorsi cinque anni sono stati spazzati come polvere sotto al tappeto. Col suo gran girovagare, la Giunta provinciale ha preferito mescolare polente alle sagre paesane e tagliar nastri di ogni ordine e genere. Non importa se i lavori pubblici sono al palo, se in agricoltura vanno bene soltanto un paio di cooperative e sul resto regna il buio,  se la sanità va come va, se i giovani scappano all’estero (ma da li poi, votano verde!). In Italia l’importante è esser presenti in TV ed in Trentino al maggior numero di manifestazioni possibile. 

Un secondo elemento di insoddisfazione che le urne nazionali hanno certificato, è la litigiosità dei movimenti di Centro. Fin quando Renzi e Calenda non si faranno da parte o smetteranno di litigare quei Partiti davvero centrali e moderati non avranno la possibilità di decollare. 

Per Casa Autonomia.eu il test è comunque andato bene. Le persone che ci hanno sostenuto alle provinciali hanno risposto altrettanto bene anche in questa tornata. Di certo sarà necessario far tesoro degli aspetti che non hanno funzionato per affrontare al meglio la prossima

Nel frattempo possiamo consolarci con Rovereto, città tradizionalmente di centro-sinistra dove il risultato però, era tutt’altro che scontato. Abbiamo vinto certificando lo scarso valore elettorale che hanno dimostrato le attuali scelte del Patt. Anche a Rovereto infatti, gli Autonomisti di Panizza hanno voluto continuare nel solco del loro voltafaccia al centro-sinistra. Dopo un quarto di secolo di collaborazione col csx la dirigenza del PATT affamata più di poltrone che di destra, tiene ben salde le poche tessere rimaste, da quella parte dell’arco costiutuzionale. Così se in passato per le elezioni comunali non dava nessuna indicazione precisa di Alleanza, da quando hanno ottenuto qualche posto di potere (su nomina diretta di Fugatti) le vecchie stelle alpine hanno cambiato stile. Ora gli ordini di scuderia sono di stare dove stanno i partiti di destra. Nonostante pubblicamente il loro Segretario provi a dissimulare con parole di apertura a tutti i fronti (risultando poco credibile) 

Ecco perché al Centro sinistra gli autonomisti progressisti di MCA.eu fanno assai bene. Colmano quel bisogno di voto locale che incarna i valori di quello che un tempo, fu il PATT. Una sfida che siamo già pronti a correre ad urne europee ancora “calde”. In settimana incontreremo il nostro direttivo e in seguito allargheremo le riflessioni emerse alla Assemblea dei soci.. La data delle elezioni 2025 pare difficilmente procrastinabile rispetto alla naturale scadenza di maggio e dunque entro la fine dell’anno la maggior parte dei candidati sindaci di maggior rilievo saranno già notizia di cronaca. E noi ci saremo.

12 Giugno 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

Bilancio Consiglio provinciale: un aiuto alle fasce deboli della comunità trentina 

Da Paola Demagri 24 Maggio 2024

Anche per quest’anno l’Avanzo di amministrazione del bilancio del Consiglio provinciale ammonta a circa due milioni di euro. Complici regole d’esercizio sempre più stringenti ed una sempre maggiore morigeratezza nelle spese di rappresentanza, come ormai da qualche anno si costruisce questa importante cifra che il consiglio dovrà restituire alla giunta provinciale. 

La decisione compete all’Ufficio di Presidenza, una sorta di CDA con funzione amministrativa anche sugli affari finanziari del consiglio stesso. Formato da maggioranza e minoranza, è da quest’ultima che viene indirizzato. Per prassi da sempre la maggioranza decisoria è infatti assegnata alle forze di opposizione. Ed è proprio da queste, come già accaduto in passato che arriva la proposta di riconsegnare il tesoretto milionario non speso alla Giunta provinciale con vincolo di destinazione. Paola Demagri nella sua veste di Segretario questore, ha dunque voluto porre una ferma questione politica sul destino di queste risorse. 

In passato tali vincoli avevano riguardato l’utilizzo per famiglie in difficoltà e nell’ultimo anno del precedente mandato erano stati indirizzati ad attivare una maggior promozione della cultura autonomista da parte del consiglio provinciale. Su proposta dell’allora componente di minoranza Michele Dallapiccola si era infatti voluto implementare il budget a disposizione di quelle iniziative che oggi apprezzano sempre più scolaresche e sempre più studenti. Ad onor del vero il risultato è importante anche perché si innesta su un’attività già piuttosto pingue dal punto di vista del suo lavoro basale.

La decisione proposta invece in queste ore  dalla Consigliera Demagri va oltre. Raccoglie le istanze che sono state rappresentate  in sede dell’ultima assemblea ANFFAS. In passato, la tutela delle persone meno fortunate non aveva trovato da parte della giunta provinciale adeguata copertura. Ecco allora che unendo problema e disponibilità l’idea della dott.ssa Demagri potrebbe rappresentare un piccolo seppur interessante momento di sollievo economico per queste attività e per le famiglie coinvolte.

La proposta è tutta politica, il vincolo dell’ufficio di presidenza non assume infatti valenza giuridica. Spetta alla giunta provinciale validare o rifiutare l’indirizzo politico ricevuto. E va denunciato purtroppo che la giunta ha da sempre manifestato refrattarietà alle proposte della minoranza. 

Qui però siamo di fronte ad un impegno sociale ed umano di proporzioni troppo importanti contro le quali trovare il coraggio di lanciare un diniego. Tra l’altro, lo stesso ufficio di Presidenza al completo ha infine voluto ratificare la proposta qui sopra esposta: implementare i capitoli di bilancio della Provincia che interessano la disabilità, con particolare attenzione ai bisogni educativi speciali e agli interventi della legge provinciale cosiddetta “Dopo di noi” per progetti di vita indipendente.

Ora, alle forze di minoranza spetterà il compito di vigilare che quanto proposto vada a buon fine. Alle famiglie potenzialmente interessate quello di tenersi informati e collaborare ad un eventuale pressing politico. Il mancato accoglimento avrebbe infatti l’aspetto come qualcosa di scandaloso. Staremo a vedere.

24 Maggio 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

MCA.eu: il Movimento giallo nelle elezioni Comunali di domenica 26 maggio

Da Paola Demagri 22 Maggio 2024

Domenica prossima saranno chiamati al voto i cittadini dei Comuni trentini di Ala, Campodenno, Mezzolombardo, Predazzo e Rovereto. Il Movimento CasaAutonomia.Eu ha contribuito alla costruzione di liste assai competitive con propri candidati del territorio. Offriremo alla cittadinanza una scelta autonomista e progressista. 

Ad Ala il Movimento giallo sostiene la candidatura di Antonella Tomasi all’interno della lista civica “Alleanza Democratica Autonomista per Ala”, la quale propone una squadra competente, fatta di diverse professionalità e rappresentativa di tutta la popolazione.

A Mezzolombardo gli autonomisti Delucca Alessandro (29) e Fonte Marco (25) sono presenti nella lista civica di centrosinistra “Futuro Insieme”. Entrambi i giovani sono molto preparati ed entusiasti nel promuovere una visione innovativa del borgo.

A Predazzo, a sostegno della Candidata Maria Emanuela Felicetti, CasaAutonomia.Eu chiama a raccolta tutti coloro che hanno il bisogno di sentirsi rappresentati da una lista trasversale civica. 

Oltre ad interpretare perfettamente questo ruolo, “Noi siamo Predazzo” rappresenta la discontinuità rispetto alla precedente Amministrazione. Aggrega molti volti nuovi comunque profondi conoscitori dei bisogni di Predazzo. Pensano ad una viabilità nuova per il paese, a parcheggi, ad un centro storico chiuso al traffico. Vogliono ripensare il piano regolatore per favorire le cd “prime abitazioni” e lo sviluppo economico di Predazzo.

Infine, a Rovereto i GIALLI offrono alla cittadinanza la possibilità di votare la lista autonomista  “Civici per l’Autonomia”. Supportano la candidata sindaca del centro sinistra Giulia Robol. Molti candidati, profondamente delusi da un PATT ormai impoverito di valori autonomistici e sociali, hanno ritenuto opportuno abbandonare quel vecchio partito roveretano per continuare a condurre la battaglia nella città della Quercia con coerenza. Alleati di centro, da sempre affiancati ad una compagine sociale e solidale.

Il Direttivo di Casaautonomia.eu ha sostenuto i suoi candidati con grande convinzione. Dal canto loro gli stessi hanno dimostrato impegno, disponibilità e idee contribuendo alla costruzione di liste impegnate verso la Comunità di appartenenza. 

Sappiamo che il loro lavoro non terminerà il 26 maggio. Per alcuni anzi, sarà l’inizio di un percorso, per altri ne sarà la prosecuzione. Tutti sono comunque accompagnati dal senso civico per il bene comune come principio che ogni cittadino dovrebbe esprimere  in ogni azione quotidiana. 

Casautonomia.eu chiede dunque agli elettori e alle elettrici chiamati al voto di domenica di esprimere quello stesso sostegno che le fu assegnato nel voto di ottobre a chi si spende oggi per la propria comunità e che rappresenta l’area politica centrosinistra autonomista.

22 Maggio 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

Alessandro Delucca

Da Paola Demagri 22 Maggio 2024

Candidato per le Comunali di Mezzolombardo con la lista Futuro insieme a sostegno del Candidato a sindaco Pavanelli

22 Maggio 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

Benessere e salute: impegno individuale, collettivo e politico 

Da Paola Demagri 20 Maggio 2024

La giornata del benessere e della salute si festeggia sabato 18 maggio a Trento – Capitale Europea del Volontariato 2024. Grande lo stimolo che offriranno gli Ordini delle Professioni sanitarie e sociali, con dibattiti a tema. Promuoveranno la partecipazione attiva dei cittadini nei confronti della propria salute e del benessere della collettività. Attori co- protagonisti di questo scenario saranno la persona con le sue scelte e il suo bagaglio culturale offerto da istruzione, cultura diffusa e volontariato – e una politica attiva che per partecipazione, benessere collettivo e riduzione delle situazioni di svantaggio.

Anche l’OMS (nel documento Una vita sana e prospera per tutti: Il Rapporto sullo Stato dell’Equità, in Salute Sintesi 2019 WHO-EURO-2019-3536-43295-60684-ita.pdf) evidenzia che serve “sostenere politiche universali, il welfare e approcci alla salute basati sui diritti, dare priorità alle condizioni necessarie per vivere una vita in salute, per ridurre diseguaglianze che minacciano il nucleo stesso dei valori europei di solidarietà e stabilità, su cui si basano la prosperità e la pace.” “Una migliore salute e il benessere di tutti, riduce le disuguaglianze di salute e garantisce che nessuno viva in condizioni di svantaggio, con benefici economici, sociali ed ambientali.” 

Ridurre del 50% le disuguaglianze nell’aspettativa di vita tra i gruppi sociali fornirebbe ai Paesi vantaggi monetizzati che vanno dallo 0,3% al 4,3% del prodotto interno lordo (PIL). Il settore sanitario è fondamentale per favorire l’equità, il benessere e l’economia inclusiva insieme a molti altri settori, come la finanza, l’edilizia abitativa, l’occupazione e l’istruzione. 

Per quanto riguarda l’Italia, troviamo analisi importanti nel rapporto “Una vita sana e prospera per tutti in Italia. Rapporto sullo stato dell’equità in salute in Italia. Relazione nazionale”. (Sintesi. Copenaghen: OMS Ufficio Regionale per l’Europa; 2022. Licenza: CC BY-NC-SA 3.0 IGO) 

Nel documento si evidenziano “le tendenze nelle condizioni essenziali necessarie per vivere una vita in salute in Italia nel XXI° secolo.” 

Si individuano anche le cinque e aree dove si costruisce il benessere: “i servizi sanitari, la sicurezza del reddito e la protezione sociale, le condizioni di vita, il capitale sociale, umano, l’occupazione e le condizioni di lavoro”. 

Come possiamo osservare, un reddito che garantisca adeguato potere d’acquisto rimane elemento sostanziale del benessere familiare anche delle famiglie in Trentino. Ma non l’unico. “Il ruolo delle scuole nella promozione della salute e del benessere dovrebbe essere valorizzato” anche “per alleviare le disuguaglianze nell’alimentazione, nel sovrappeso e nell’obesità, nell’attività fisica e nei comportamenti rischiosi per la salute tra i bambini, oltre a sostenere il benessere e le opportunità che la vita offre ai giovani attraverso l’acquisizione di competenze”. 

Inoltre, “si dovrebbe lavorare per costruire la fiducia tra le persone, nelle istituzioni sanitarie e in altre istituzioni pubbliche attraverso una comunicazione chiara e trasparente, facilitando le iniziative di miglioramento della salute attraverso il continuo sostegno e impegno pubblico.”

A chiedersi se ci sia traccia di queste raccomandazioni nella politica provinciale sempre in bislico tra nazinalismo e poplismo, sono state un gruppo di 160 insegnanti della scuola dell’infanzia. La critica va all’impostazione del progetto  presentato il 18 aprile “Alla scuola dell’infanzia in salute”. 

Gli addetti ai lavori sanno che il benessere a scuola, è fatto si di quotidianità progettata, distinta e complementare rispetto ad altri contesti educativi. L’efficacia delle politiche del benessere e della prevenzione nell’infanzia e nell’adolescenza richiedono uno specifico piano di intervento. 

All’uopo rimarrebbe utilissima la ristampa di opere specifiche, prevedendo l’accompagnamento a insegnanti e/o genitori, a bambini e ragazzi, con un’offerta formativa integrata di corsi specifici, in collaborazione con APSS e con altri enti del territorio. 

Si potrebbe parlare di cibo (filiera corta e salubre, adeguamento dei regimi alimentari), di supporto nelle situazioni di patologie croniche, di sani stili di vita, legati al nostro territorio, di comunicazione tra scuola ed extrascuola, verso contesti educativi diffusi. Proprio come quelli che animano il volontariato e il terzo settore. 

Insomma, al netto dell’eccesso di burocrazia, l’interfaccia Volontariato – terzo settore – Scuola potrebbe davvero rappresentare una nuova chiave di volta del benessere sociale. L’individuo quale parte attiva della comunità. Colui che è consapevole che a nulla vale il voler bene a se stesso se prima non si è parte della propria comunità. Il passaggio dei giovani volontari di oggi, una comunità sana e solidale potrebbe trasformarsi nella base culturale degli amministratori del domani. Autonomi, responsabili lontani dal nazionalismo e dal populismo, la triste risposta della politica all’individualismo.

Paola Demagri Consigliera provinciale Casaautonomia.eu

Carla Podetti Membro Assemblea Casaautonomia.eu – referente per la scuola 

20 Maggio 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

Ciclabile del Brenta, a quando la sua riapertura?

Da Paola Demagri 14 Maggio 2024

Il Gruppo consiliare MCA.eu, attraverso la sua Consigliera Paola Demagri, ha voluto stimolare la Giunta su uno scottante problema per il Turismo e gli appassionali delle ruote a raggi in Valsugana. Una frana, blocca una delle attrazioni forse più importanti del luogo, senza che dalla politica locale arrivi qualcosa di più che un semplice annuncio. 

Con una specifica interrogazione chiediamo lumi su questa vicenda apparentemente non ancora in via di soluzione. 

A seguire, eccone il testo in via di deposito.

La ciclabile del Brenta è una vera attrazione per turisti e appassionati non solo della Valsugana. In attesa del collegamento definitivo con Trento, parte comunque da Pergine e arriva a Bassano. Ma se vogliamo darle l’importanza che merita, più ampiamente rappresenta l’asse di collegamento tra Monaco e Venezia. La riprova sono i numerosissimi turisti tedeschi che la calcano in ogni stagione. 

In località Pianello di Grigno si registrano i passaggi tra Veneto e Trentino e nel 2023 se ne sono contati oltre 100.000. Dato destinato a rimanere non confrontabile con l’anno in corso visto che a causa di una frana, la ciclabile è preclusa al transito ormai da mesi. È pur vero che il problema è accaduto in territorio veneto tant’è che a risponderne, per altro con cura e puntualità, è il sindaco di Enego. Alla Stampa locale, racconta del suo puntuale interessamento alla vicenda. E’ un episodio che ha coinvolto la regione Veneto per competenza e la Provincia autonoma di Trento per conoscenza.

Ma al di là dei vari interessamenti il dato di fatto è che la stagione turistica è praticamente avviata e di lavori di riapertura non se ne vede nemmeno l’ombra. 

Attualmente per bypassare il tratto chiuso senza dover affrontare le forche caudine della ss47 – che peraltro è vietata alle bici -, si deve prendere il treno tra Cismon e Primolano. Come se non bastasse però, va constatato che l’alternativa del treno è praticamente un’illusione. I treni che possono trasportare bici sono una misera manciata (pare quattro) e i bus sostitutivi addirittura non le caricano. Eventualmente, in bici è possibile fare una chilometrica e complicata deviazione fino ad Arsiè per poi scendere nuovamente a valle.

Nel frattempo tra i tanti superficiali annunci, proprio della politica locale, è difficile capire cosa possa davvero servire per programmare i necessari interventi di messa in sicurezza e riapertura del percorso, e soprattutto come, quando e da chi verrà finanziato il ripristino.

Eppure la soluzione a questo rebus, potrebbe diventare un’interessante palestra ed esercizio anche per quegli assessori della giunta Trentina che qualche tempo fa consideravano pubblicamente i Fondi per i Comuni di confine come qualcosa di inutile e da rimuovere. Se Grigno ed Enego potessero ora collaborare nell’interesse collettivo, ne beneficerebbe non solo la Regione vicina ma l’intero comparto turistico locale. 

Di certo, è necessario passare dai propositi e annunci alla proposta di soluzioni concrete come non sembra riuscire a fare il Governo trentino di oggi. Sembra quasi far fatica a trovare la sua dimensione amministrativa facendo riaprire ciclabile anziché continuare soltanto a parlarne.

Tutto ciò premesso abbiamo voluto interrogare la Giunta provinciale per sapere:

quali tipi di interessamento e attività ha intrapreso la PAT, per incentivare la riapertura della ciclabile del Brenta nel più breve tempo possibile?

14 Maggio 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

La lista di ADA per il futuro di ALA

Da Paola Demagri 9 Maggio 2024

“Una serata quella di Ala molto partecipata, nella quale ho creduto che l’obiettivo principale fosse quello di trasmettere entusiamo e fiducia a un gruppo che strumentalmente qualcuno sta dipingendo come già perdente in partenza, quello dell’AlleanzaDemocraticaAutonomista, che invece è chiamato a un’azione fondamentale. E’ chiamato a costruire le basi per il futuro e un’alternativa, in primis a un modo di fare politica sbagliato e immorale che soffoca quei valori e quegli ideali che invece devono sostenere il cammino di una Comunità come quella Alense.

In questa Città, si è compiuta negli ultimi anni un’azione politica che ha visto forze della Maggioranza di centro sinistra uscente allearsi con l’opposizione della destra leghista e nazionalista. Un’alleanza innaturale creata ad hoc, dal Sindaco uscente Soini e dei rappresentanti delle Stelle Alpine, da sempre tra le fila e sostenitori del centro sinistra alense, i quali per raggiungere uno scranno in Consiglio e “un posto al sole”, hanno accettato di piegarsi ai voleri del Presidente Fugatti e smentire il proprio passato politico, le proprie azioni e principi e così svendere il proprio territorio, cambiando idea radicalmente su temi come quello della Valdastico. Chiedendo il ripristino di “privilegi” come quello dell’auto blu a Soini, l’aumento delle indennità a sindaci e politici, e così innalzando i costi della politica.

Le stelle alpine alensi, in primis, il Candidato Sindaco Gatti e l’Assessore Aprone, che conosco bene perché miei ex compagni di partito ai tempi in cui militavo nel Patt prima di fondare CasaAutonomia nel 2022 con i Consiglieri Provinciale Demagri e Dallapiccola, erano i primi che qualche anno fà dicevano che se avesse vinto la Lega in Trentino si sarebbe persa l’Autonomia e l’identitá del Trentino stesso ma, oggi, stanno dimostrando a tutta la Comunità Alense che per una “ carega” si può essere disposti a tradire quello che si è sempre detto.

Bisogna avere paura di queste persone e credo che l’astensione per tali motivi sarà sempre un dato importante su cui riflettere e che nasce proprio da azioni politiche di questo tipo. Riportiamo Ala verso i giusti valori e riportiamola ad essere la Città libera e progressista che è sempre stata. È un progetto quello dell’Alleanza Democratica Autonomista che guarda anche a oltre le elezioni comunali perché a chiederlo è il tutto il Trentino”.

9 Maggio 2024 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin
Post più recenti
Post meno recenti

PAOLA DEMAGRI

Perchè essere presenti? Per portarti e per proporti la possibilità di seguirmi.

PAGINE

BIOGRAFIA

IDEE E PROPOSTE

ATTI POLITICI

CONTATTI

paola.demagri@consiglio.provincia.tn.it

paola.demagri@gmail.com

paola.demagri@pec.it

+39 329 1436765

+39 0461 227323

Social

Facebook Twitter Instagram Linkedin Youtube Whatsapp

@2025 - All Right Reserved. Designed and Developed by JLB Books sas

Paola Demagri
  • BIOGRAFIA
  • IDEE E PROPOSTE
  • PROGRAMMA ED EVENTI
  • ATTI POLITICI
  • RASSEGNA STAMPA
  • CONTATTI