La tranquillità a passeggiare nei boschi? C’è solo per un Trentino diviso a metà.

Da Paola Demagri

Michele Dallapiccola e Paola Demagri

Eh già perché passeggiare in serenità al di qua o al di là dell’Adige, ad ovest o ad est della nostra Provincia adesso non è più la stessa cosa. Specie se si è soli, silenziosi all’alba o all’imbrunire

Lo avrete capito subito di cosa stiamo parlando. Nel Trentino occidentale, il rischio di incontrare un orso, per quanto rara come eventualità, c’è tutto. E qui cominciano le giuste domande e le comprensibili paure. Una persona è morta per certificare questa cosa. 

Adesso sui media c’è la rassegna degli esperti, quelli che sanno, che studiano la natura, quelli che dalla loro poltrona in città hanno detto un sacco di cose.

Per noi, per i pastori, per i boscaioli, per chi nei boschi ci va e ci vive è tutta un’altra cosa. 

Noi, non eravamo più abituati a doverci difendere, a dover girare con la radio accesa o i campanacci attaccati. (A proposito sarà ridicolo attaccarlo a se stessi, ma almeno al proprio cane lo consigliamo davvero). Eppure le cose ora sono cambiate. E si badi bene, per lungo tempo sarà cosi, forse per sempre. 

Sapete perché diciamo questo? Perché la politica, anche quella sbrigativa dalle promesse facili, in queste ore annuncia soluzioni che sanno di pura fantasia. In pratica promette quello che vorrebbero sentirsi dire le persone. E cosa dovrebbe fare di diverso, penseranno i più? E infatti fin qui siamo d’accordo tutti. Il problema si genera nella fase successiva dell’annuncio quando prosegue confermando di non sapere, se, come e quando si attuare l’intendimento annunciato. Come fosse ancora sotto ad un gazebo, come fosse all’opposizione. 

Un Presidente della Provincia non può permettersi di affermare che non sa come fare! È ammissibile la non conoscenza del politico. La Provincia autonoma di Trento però ha a disposizione fior di tecnici da fare parlare. Il fatto che in questi giorni siano stati zitti, certifica semplicemente che quello che la politica annuncia in queste ore di normativamente fattibile non ha nulla. Tuttavia…

L’orso responsabile della morte del ragazzo va rimosso subito! 

Intendiamoci, siamo tutti d’accordo, come consideriamo che a causa del suo straziante sacrificio sarebbe opportuno rimuovere anche jj4 e Mj5.

Eppure, già in questi due secondi casi dovremo lottare con la legge per poterlo fare! Figuratevi per rimuoverne 50! E infatti quando si proverà ad agire anche su M62, che è solo problematico, sarà tutta da vedere.

Altro nemico della serenità, il fattore tempo.

Le operazioni sui tre orsi di qui sopra potrebbero durare mesi. Tanti, tantissimi mesi. E nel frattempo cosa faremo? È impensabile immaginare che staremo tutti chiusi in casa. Senza contare che non lo faranno nemmeno i turisti, che a centinaia di migliaia invaderanno i nostri boschi in rumorosa allegria. 

Rumore 

Eccola allora la parola chiave. Facciamoci sentire. Se proprio dobbiamo andare nel bosco, se proprio vogliamo andare nei boschi del Trentino orientale, quello abitato dagli orsi, mentre il governo provinciale prova a eliminarne 50, CHISSÀ QUANDO e CHISSÀ COME,  abbiamo un unico rimedio, farci sentire. Tenete accesa la musica sul telefono, anziché le cuffiette, parlate o gridate di tanto in tanto. Ma se davvero avete paura, ed è un vostro pieno diritto, purtroppo non c’è niente da fare. In questo caso l’unico consiglio che possiamo offrire, per esperienza diretta, è quello di evitare di farsi prendere in giro dai politici dalla soluzione facile. Non aspettatevi soluzioni semplici o immediate. 

Attendere senza che mai arrivi un’Olimpiade, la Valdastico, o una viabilità migliore in fondo cambia poco alla nostra vita. La promessa di rimozione degli orsi invece è qualcosa di più sottile. Rispetto al quale la politica provinciale dovrebbe avere maggiore serietà. E promettere quello che la gente vuole sentirsi dire senza avere la minima idea di come fare a farlo, non è serio. Ancora peggio se esiste la consapevolezza tecnica che non ce lo lasceranno fare mai. 

Lo dice chi pur amando gli animali, la pensa come la maggioranza dei trentini: dell’orso (e anche del lupo) ne avremmo proprio fatto a meno.

Speriamo che adesso venga almeno individuato e rimosso in fretta, il soggetto che ha straziato una vita, una famiglia, una Comunità. Sarebbe già tanto. Sperando che non sia jj4 o Mj5, sarebbe diabolico! 

Michele Dallapiccola e Paola Demagri