Saranno gli Infermieri di Famiglia e di Comunità il pilastro delle Cure domiciliari nella futuristica riforma sanitaria? 

Da Paola Demagri

Ben felici se questo accadrà  ma si presume che il concetto non si possa esaurire così. I medici di Medicina generale sono i responsabili della salute del cittadino e non potranno certo essere fuori dall’insieme di pilastri che sorreggeranno le funzioni delle Cure domiciliari.

Ecco che allora la Giunta dal cappello tira fuori le  Reti Professionali Locali, terminologia ricercata appositamente per il Trentino di cui è impossibile trovarne declinazione che chiarisca organizzazione, funzioni, responsabilità, obiettivi. 

Sarà quindi un pasticcio pasticciato che avrà il sapore del cambiamento ma porterà il disordine  che nessun cuoco creerebbe nel suo piatto perché sia appetibile già alla vista. 

In IV commissione dal Dr Benetollo Direttore Generale di APSS ci viene anticipato che il progetto è già in fase sperimentale in Val di Non e Sole ma da una semplice indagine si scopre che nessun professionista della zona sa di cosa si stia parlando , nessuno sa di essere coinvolto né a tavoli, né a incontri, né tantomeno fasi a sperimentali. 

Che sia ancora nel cassetto della Giunta il progetto? Probabilmente l’inchiostro è ancora nella penna  e la Giunta millanta un avvio della riforma tra poche settimane. O gli Assessori leghisti son davvero “maghi del cappello” o sono solo capaci di slogan e per prudenza meglio propendere per questa seconda ipotesi che sia mai che come per le Comunità di Valle faranno  la proroga della proroga e la sanità trentina per il momento starà al sicuro pur con necessità di revisioni e miglioramenti. 

Detto questo un incipit sull’Infermieri di Famiglia è opportuno farlo perché il lettore possa farsi un idea di quale ruolo potrebbe ricoprire .

A livello internazionale si evidenzia la forte valenza che il termine “famiglia” possiede: non più un gruppo ristretto di persone appartenenti allo stesso contesto , ma piuttosto un insieme di persone che vivono nella stessa realtà, quindi nella comunità. In quel contesto nel quale assume concretezza la triade individuo-famiglia-comunità nasce l’Infermiere di Famiglia e di Comunità come figura poliedrica con un ruolo centrale nella comunità, prestando il suo operato al domicilio della persona, al fine di aiutare gli individui ad adattarsi alla malattia,. alla disabilità cronica  fornendo consulenze .

Con i concetti espressi nel documento Salute21 , si evince come l’aspetto fondamentale dell’infermiere di famiglia sia proprio quello di andare a intervenire in termini di prevenzione, assistenza ed educazione, sul nucleo della società : la famiglia.