Grandi Carnivori: riparte la stagione delle chiacchiere. Coi titoloni che mascherano la decadenza degli impegni.

Da Paola Demagri

Lontani i tempi in cui la provincia era prima nel campo della gestione e della ricerca, oggi la Pat è invece in testa alle classifiche nazionali per la confusione in politica. Nel campo della gestione Grandi Carnivori poi, il nostro Presidente è in testa alla lista di quelli che tanto promettono ma poco fanno.

Così ci si affida ai titoli di giornale per cercare un po’ di effetto mediatico. Si parla di una nuova norma sui lupi. Ma non si dice né quando né come, si parla di accordo interregionale per campionamento conoscitivo sullo status dell’orso coi toni roboanti di sempre e poi si leggono i numeri ed sono una “ciofeca”.

Sono lontani i tempi in cui eravamo primi nelle varie attività di prevenzione. Nei monitoraggi ad esempio e nell’attività conoscitiva del numero e alla distribuzione degli animali sul nostro territorio.

E attenzione! Sappiamo benissimo che il problema orso e lupo non si esauriscono nell’esecuzione della mera contabilità del loro numero di esemplari. 

Ma se è vero come è vero che al primo posto della politica nella gestione dei GC ci deve essere la sicurezza delle persone allora il primo passo da prendere è quello di sapere quanti sono, dove sono e come si muovono con la maggior precisione possibile. 

Per decidere del nostro destino Roma, Bruxelles e i vari TAR tirati in mezzo impiegheranno anni. E intanto? Che ce ne facciamo delle conferenze stampa tenute al motto di faremo tutto noi?

E preoccupa ulteriormente anche il cambio di assessore perché parte da una posizione di oggettiva incompetenza. Non a caso gli allevatori hanno voluto stigmatizzare la cosa. Oltre al fatto che la persona incaricata non ha mai dimostrato simpatia per la categoria. È pur vero che “Nemo profeta patriae” ma pesa non poco il suo ultimo colloquio con gli allevatori alla mostra del suo paese. Troncato dai fischi.

Tuttavia, confidiamo che voglia prendersi il tempo di studiare, impegnarsi e recuperare (San Paolo docet).

Tornado al piano interregionale per il censimento degli orsi, offriamo una riflessione sui numeri. Raccogliere 135 campioni in un anno su 4 Regioni non sembra proprio una “bazza”. Fa ridere che ci si metta pure Ispra. L’ultimo campionamento decente fatto, quando ancora l’impegno era serio, lo riporta il rapporto orso 2018. 524 campioni li fece la sola Provincia di Trento. E manca tutta la parte riguardante il Lupo. Leggi per intervenire e risultati concerti arriveranno chissà quando e il modo di attenderei ci sembra proprio inadeguato!

Questo governo, pur premiato nelle urne, ha finito la legislatura lasciando girare gli animali coi collari dalle pile scariche, ha annunciato l’impossibile e ottenuto zero nei risultati. 

Per questo noi di Casa autonomia avvertiamo l’obbligo di denunciare questa situazione stanca. Il rischio che il disimpegno passi in primo piano dev’esser tenuto più lontano possibile.