Saltata la Giunta. E se fosse tutto un bluff?

Da Paola Demagri

Che le urne siano state chiare, non ci piove. E che la nomina della giunta sia una prerogativa del Presidente pure. Tuttavia le forze politiche di minoranza come la nostra, hanno il compito di segnalare ed esprimere opinioni politiche e di indirizzo che possano meglio chiarire ai cittadini quali problemi possono nascondersi dietro alle legittime scelte della maggioranza. 

Il 22 ottobre, Lega e Fratelli d’Italia hanno ottenuto un numero assai simile di voti. Fugatti può inoltre contare sull’appoggio di tre civiche di contorno. 

La trattativa per gli assessorati tra partiti nazionali è però gestita principalmente a livello romano. Perché viste da laggiù le liste civiche sono fatti tutti locali che poco pesano sugli equilibri di Giunta.

Quindi Lega e FDI per voce di Salvini e Meloni, discutono sulla spartizione delle poltrone partendo da un risultato del 13% circa a testa. Invece Fugatti ha tentato di favorire la Lega in barba agli accordi pre elettorali.

Il rapporto con Fratelli d’Italia pare dunque tradito per l’inaccettabile forzatura di downsizing politico. Non solo a FDI non è arrivata la vicepresidenza ma gli assessorati asseganti hanno un peso politico di risulta e assai leggero.

Schematicamente: alla Lega, Presidente più due assessori, più un vice a scelta in aggiunta allo schieramento. A FDI, con gli stessi voti due assessori e un accordo tradito. Chiaro no?

Inaccettabile poi per Fratelli d’Italia rinunciare alla vicepresidenza. Avrebbe potuto valere l’ultimo anno di reggenza col ruolo di Presidente perchè è palese che Fugatti abbandonerà il Trentino prima della fine naturale della legislatura 

Il grandissimo squilibrio di potere e di competenze dentro alle due principali forze politiche della coalizione ha fatto saltare tutto. Ora i compiti sono da rifare e se a pensar male si fa peccato magari si indovina anche.

A mezzanotte di ieri scadeva un termine di legge, che in fondo è stato rispettato. Fugatti ha consegnato il compito in brutta copia e pieno di scarabocchi. Ma a qusto punto manderebbe tutti a casa solo al mancato voto al bilancio in Consiglio Provinciale. Fatto che avverrà non prima di qualche mese. Per questo ora, di fare, disfare e reimpastare avrà tutto il tempo che Salvini e Meloni vorranno concedergli per decidere le nostre sorti. 

Con la maggioranza dei partecipanti al voto in trentino che hanno certificato che va bene così. Aspettiamo.

 Per il Movimento CasaAutonomia.eu

Michele Dallapiccola Segretario Politico

Paola Demagri Consigliere Provinciale