L’assessorato autorizza ancora l’uso della Dad, una restrizione inopportuna

Da Paola Demagri

Il 5 maggio 2023 la pandemia è stata dichiarata ufficialmente conclusa. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ahanm Ghebreyesus. Nonostante la fine della pandemia, alcune scuole, autorizzate dall’assessorato, continuano ad utilizzare le misure restrittive della pandemia, nello specifico le lezioni in DAD, in contesti non necessari.

Oggi agli alunni dell’Istituto Da Vinci è infatti arrivata una mail in cui si comunica che l’ultimo giorno di scuola si svolgerà a distanza, con i docenti che si collegheranno in Meet negli orari designati. Non si tratta di una possibilità in più offerta a studenti che magari hanno difficoltà a seguire in presenza le ultime lezioni dell’anno per questioni di distanza o altre circostanze estenuanti, ma di una vera e propria restrizione inopportuna, la cui responsabilità ricade sull’assessorato.

È infatti l’assessorato a causare questa restrizione, autorizzando le scuole a prendere queste misure, andando in questo modo a “gestire” gli studenti che vorrebbero invece partecipare alle normali attività scolastiche fino all’ultimo giorno di calendario, come sarebbe loro diritto. Si tratta di una forma di restrizione politica inopportuna e sappiamo come le restrizioni forzate possano causare reazioni infelici.