“Carriera docenti”: un eccesso di poteri alla Giunta provinciale

Da Paola Demagri

Il testo di legge  definito carriera docenti viene licenziato in Commissione con il voto contrario da parte di  Casaautonomia.eu. 

Dal punto di vista ideologico, l’idea di introdurre una carriera dei docenti è condivisibile anche se è difficile introdurla attraverso un ddl  provvisto di una  cornice  piuttosto scarna. 

Per affrontare la questione carriera docenti serve una cultura diffusa che dissemini e prepari  i professionisti ad una evoluzione della propria carriera,  che ad oggi non sembra ancora radicata all’interno del sistema scolastico. La strada sarebbe stata quindi quella di una formazione, di un percorso  per arrivare poi alla condivisione dell’obiettivo.

L’attuazione del solo ddl 176 rimarrebbe inefficace con distorsione dell’obiettivo. Essendo una proposta molto scarna, avrà bisogno di delibere di Giunta che individuino criteri e numero di posti disponibili . Un eccesso di poteri alla Giunta provinciale che limita l’autonomia delle istituzioni scolastiche!

Rimangono poi degli ostacoli da superare come quello del precariato. Infatti gli insegnanti non di ruolo sarebbero esclusi dalla possibilità di partecipare alla valutazione per tutor o ricercatore.

In commissione ho inoltre sottolineato i problemi che nascerebbero anche a seguito di eventuali mobilità dei docenti fuori provincia. In  Trentino potrebbero ottenere l’avanzamento di carriera  ma non spendibile nelle mobilità extraregionali. 

L’’assessore Bisesti come tutti i suoi colleghi di Giunta ha sentito il bisogno di intestarsi una riforma.senza adoperarsi per farla attraverso un sistema partecipativo.

Insomma il metodo leghista è sempre lo stesso: comandare e non governare , decidere e non coinvolgere, cambiare e non migliorare.