Casa Autonomia.eu presenta Doriano Valer, candidato in Val di Non

Da Paola Demagri

Dalla Val di Non Casa Autonomia.eu presenta Doriano Valer, nuovo candidato per la lista dei gialli. Professionista nel campo delle forniture industriali, il suo lavoro lo ha portato spostarsi sul territorio Trentino e ad entrare in contatto con varie realtà. Già candidato alle politiche del 2022 con Azione, Doriano ha deciso di portare avanti la propria esperienza di servizio con Casa Autonomia, un Movimento a detta sua “nuovo, modernp, consapevole delle sue origini, ma un po’ meno folcloristico e più attento alle nuove esigenze di dinamicità ed elasticità necessarie per sviluppare politiche di concreta collaborazione con l’Alto Adige, Roma e la comunità Europea”. Segue la sua presentazione.

Ciao a tutti, mi chiamo Doriano Valer, abito in Val di Non a Campodenno; professionalmente mi occupo di forniture industriali e per lavoro mi sposto su tutto il Trentino, entrando in contatto con realtà produttive di piccola e media grandezza. Aderisco alla lista Casa Autonomia.eu con la consapevolezza di trovare la medesima collocazione politica di Azione; entrambi con una visione di centro.

Casa Autonomia.eu regola la sua attività in una dimensione Autonomista di territorio: nuova, moderna, consapevole delle sue origini, ma un po’ meno folcloristica e più attenta alle nuove esigenze di dinamicità ed elasticità necessarie per sviluppare politiche di concreta collaborazione con l’Alto Adige, Roma e la comunità Europea.

Come ho sempre sostenuto la politica è fatta dalle persone, dalla cultura e dalle tradizioni che ne hanno plasmato il carattere, il modo di concepire e sviluppare un senso di appartenenza, che non può e non deve divenire autoreferenzialismo, ma una base di partenza su cui costruire una narrazione di apertura coraggiosa a temi nazionali e europei, evitando così, come diceva Kessler, di creare un Trentino piccolo e isolato.

Ho candidato il 25 settembre scorso alle elezioni politiche nelle file del Terzo Polo, presentandomi con umiltà e soprattutto spirito di servizio. Oggi farei personalmente la stessa scelta in campo nazionale, nonostante esista questo sistema di governance politica affidata al solo leader, mi trovo in accordo con la necessità di guardare al tema senza pregiudizi ideologici di appartenenza a uno dei due poli, sinistra o destra del sistema politico nazionale.

Con lo stesso spirito di servizio mi metto a disposizione di Casa Autonomia.eu, movimento civico collocato in un’area programmatica liberale, attento alle necessità del territorio e libero da condizioni precostituite. Sono pronto a farmi da parte a favore di donne e uomini in grado di veicolare in modo più incisivo le proposte alternative all’attuale maggioranza di destra; parliamo di sanità, educazione scolastica e lavoro fondamenta di ADA.

Sono padre e conosco le reali difficoltà dei nuclei familiari e le continue sfide quotidiane da affrontare per armonizzare la vita professionale con quella privata, condizione notevolmente acuita per le Mamme soprattutto se residenti nelle valli Trentine.

Il tema dei giovani e dell’immigrazione qualificata sono convinto siano argomenti per cui valga la pena mettersi in gioco, pensare ad un welfare capace di rispondere alla collettività non può prescindere da una visione politica in grado di fare proposte strutturali capaci di rispondere alle richieste delle nuove generazioni. Se non vogliamo trovarci a vivere in un ambiente bellissimo ma sempre più isolato è il momento di programmare un cambio di rotta, iniziando a guardare al futuro per migliorare il presente.

Siamo stati capaci di farlo creando un sistema scolastico e universitario tra i più eccellenti; cerchiamo ora di creare un Trentino più attrattivo in grado di soddisfare le comprensibili attese de nostri figli e dei giovani pronti a scommettere nuovamente sul nostro territorio.

Credo sia doveroso e indispensabile impegnarsi per produrre proposte politiche in grado di contestualizzare anche una nuova visione della prerogativa di Autogoverno, credo vada ridefinito il rapporto province Autonome di Trento e Bolzano nei confronti della Regione. Un’assemblea Regionale ormai con competenze ridotte, spesso chiamata a ratificare norme provinciali, potrebbe essere istituzionalizzata sul modello della commissione Europea, organo di indirizzo e di emanazione della volontà degli stati, in questo caso le Provincie autonome, che attraverso una sinergia d’intenti potrebbero occuparsi di Euregio e anche di relazioni con le Regioni limitrofe, proponendo la nostra specificità come esempio virtuoso e non come un mero vantaggio amministrativo. Credo sia necessario rilanciare la conoscenza della nostra Autonomia, stiamo purtroppo assistendo ad una continua perdita di valori a fronte di una più marcata attitudine amministrativa, questo appiattimento burocratico apre il rischio di omologazione con le regioni a statuto ordinario, quest’ultime chiamate ad una riorganizzazione delle lore competenze in virtù della nuova norma sulla Autonomia Differenziata; vedo un rischio dei LEP (livello essenziale prestazione) concretamente; Regioni con una più debole e meno organizzata macchina amministrativa tenderanno a ridurre i LEP delle competenze acquisite chiedendone un armonizzazione nazionale che ci vedrebbe ridurre il livello raggiunto. Questo rischio pone la necessaria attenzione della politica locale, ma anche una vigile e costruttiva partecipazione della comunità Trentina nel definire il prossimo governo Provinciale. Il proseguimento dell’attuale maggioranza, espressione di partiti centristi nazionali porterebbe quanto meno ad un confronto Stato Provincia debole, rispetto ad un governo forte di una alternativa fondata su un Alleanza Democratica Autonomista.