Festa della liberazione: non puoi chiamarla con altro nome!

Da Paola Demagri

Il 22 Aprile 1946, il governo De Gasperi stabilì, attraverso un decreto, che il 25 Aprile dovesse essere “festa della Liberazione” al fine di non far cadere nel dimenticatoio la memoria antifascista.

L’antifascismo è un valore repubblicano che dovrebbe essere accettato da tutte le forze politiche. La resistenza partigiana è stata connotata non solo da colori “rossi” ma anche da cattolici liberali e repubblicani.

In questa giornata ricordiamo cosa disse sempre Alcide De Gasperi riguardo alla resistenza partigiana: “Non vi è dubbio che il rovesciamento del regime fascista non fu possibile che in seguito agli avvenimenti militari, ma il rivolgimento non sarebbe stato così profondo, se non fosse stato preceduto dalla lunga cospirazione dei patrioti che in Patria e fuori agirono a prezzo di immensi sacrifici”