I giovani esigono da noi un cambiamento. Non è possibile pensare ad un futuro migliore se non si affronta la crisi ambientale.

Da Paola Demagri

Con i rincari dei carburanti dovute alle fluttuazioni geopolitiche e con i problemi ambientali sempre più pressanti si sta cercando una soluzione per ridurre le emissioni CO2 ma anche la spesa e l’impatto economico. A Bolzano è da anni che si è fatto una progetto sperimentale per far andare i mezzi pubblici ad idrogeno e vi sono stati sviluppi interessanti ripresi anche dalla stampa nazionale link

A livello di coalizione è auspicabile proporre come punto programmatico uno studio di fattibilità su un progetto “identico” di mobilità sostenibile ed un piano quinquennale d’investimento da sviluppare con Trentino Trasporti. 

Dico un piano quinquennale perchè sarà una spesa non indifferente e spalmata su 5 (o 7 anni) può risultare meno impattante per le casse pubbliche e per quantificare servono due cose: 1. studio di fattibilità; 2. confronto con la provincia di Bolzano.

Si otterrebbe riduzione di emissioni e con produzione in proprio dei carburanti (idrogeno) si riuscirebbe ad evitare la fluttuazione dei prezzi di combustibili (diesel, benzina, metano) dovute alla geopolitica.

Altra proposta riguarda il settore “Trasporti” ossia rendere obbligatorio per gli operatori del settore “trasporto persone” la possibilità di scelta per l’utente di poter compensare la CO2 emessa con il viaggio mediante un piccolo supplemento. 

Un sistema già in uso dalla compagnia FlixBus (Viaggia in autobus in modo sostenibile | FlixBus) e che è facoltativo per l’utente oltreché non impattante (Trento-Milano, 15 cent di supplemento). Ci sono molte persone sensibili in materia ambiente e dare la possibilità – a chi vuole – di pagare qualcosa in più che andrà poi a sostegno della piantumazione di alberi piuttosto che alla lotta al bostrico non sarebbe male. E’ un sistema quello di FlixBus che se istituzionalizzato potrebbe essere comodo strumento per una maggiore sostenibilità.

Inama Valentino