Nella agenda politica del 2023 l’ambiente e il benessere della persona devono venire prima di tutto

Da Paola Demagri

Un importante genetliaco ci si appresta a festeggiare nei prossimi giorni, i 60 anni di attività della Fondazione Bruno Kessler. L’ ente di ricerca della Pat che opera nel campo scientifico tecnologico e delle scienze umane. Il centro effettua ricerche avanzate per sviluppare nuove tecnologie digitali fondamentali per affrontare le sfide della società digitale futura. Si occupa anche di ricerca scientifica in tema di salute e sanità e di sorveglianza epidemiologica. Durante la pandemia il centro FBK tramite un suo ricercatore ha dato un importantissimo contributo sia a livello nazionale che internazionale nella descrizione del potenziale di trasmissibilità del virus Covid-19 . 

Ricordate il famoso  Rt o R0? Il parametro che definisce il numero di persone che un positivo riesce a contagiare in un arco temporale. Gli studi presso FBK permisero di consegnare le valutazioni  di riapertura delle attività e relative restrizioni sulla popolazione in generale. 

Il centro FBK non tralascia approfondimenti anche nella disciplina umanistica e religiosa con l’intento di formare ricercatori e amministratori pubblici. Sono più di 600 i ricercatori che operano all’interno dei centri, delle sedi che compongono il centro FBK , insomma stiamo parlando di una eccellenza trentina il cui ideatore fu Bruno Kessler. In un periodo storico sociale ed economico come quello attuale l’ambito della ricerca deve divenire una priorità per consolidare le basi del progresso sociale dove transizione ecologica ed energetica sono l’approccio alla sostenibilità ambientale. Si deve investire nella nostra Provincia nelle energie rinnovabili, nell’economia circolare, nell’efficienza energetica, nella pianificazione urbana, nella salvaguardia del territorio. 

Se davvero tutto questo fosse apparso nelle agende della Giunta provinciale non saremmo qui oggi a parlare di Valdastico con uscita a Rovereto Sud, di Ss 47 a 4 corsie ma ci si sarebbe fermati subito all’adeguamento di quella attuale; non si sarebbero riaperte le discariche di Imer e Monclassico ma in attesa di decidere velocemente sul gassificatore si poteva procedere con accordi di convenzione tra Trento e Bolzano. 

Non serve aggiungere altro per dire che nella prossima agenda politica l’ambiente e il benessere della persona devono venire prima di tutto.