Andar per malghe: un’esperienza da veri turisti 

Da Paola Demagri

Malgari, pastori, casari dimenticati dall’agenda politica leghista?

Da giugno a settembre il nostro territorio offre un’opportunità unica: l’esperienza sensoriale in malga. Nella maggior parte del territorio Trentino vi sono dei percorsi itineranti che collegano più malghe una all’altra e si offre così la possibilità al turista di poter frequentare anche più di una  durante la giornata. Le salite possono essere impegnative ma lo spettacolo che si apre agli occhi ripagherà di ogni fatica.

Il Re dei Casari

A Malga Marcai con Gimo Cunico e Giuseppe Dagli Orti

Ci sono sconfinati pascoli verdi, boschi freschi, la melodia dei campanacci che fa da sottofondo anche al profumo tipico degli alpeggi quello del fieno e del formaggio. I viaggi in malga consentono di rimanere a contatto con la natura con gli animali, con una professione antica come quella del casaro, del pastore e del malgaro. Persone speciali che a fatica ma con fermezza portano avanti storia, saperi, usanze e sapori dei prodotti della malga. Oggi per me è stata una grande occasione perché ho potuto incontrare a Malga Marca il re dei casari Gimo Cunico. Ha insegnato a mezzo mondo come realizzare un ottimo formaggio le tecniche più raffinate, i segreti e soprattutto ha trasmesso la passione che non deve mai mancare. Nel raccontarci la sua storia l’ho visto commuoversi e parlare di ogni forma di formaggio come fosse un figlio. Il rispettabilissimo novantenne professore Cunico detiene un sapere invidiabile che si è creato sul campo e che alimenta ogni giorno ma che offre volentieri al nipote pronto a intraprendere la strada del casaro. 

Ecco quindi che oggi in Vezzena  sul confine tra il Trentino e il Veneto ho avuto la possibilità di fare esperienza sensoriale: il gusto per i formaggi, la vista per il panorama, l’udito per ascoltare storie di casari e malgari, il tatto per accarezzare le vacche, l’olfatto per immagazzinare il profumo dei pascoli e dei prodotti caseari. 

Le malghe e i pascoli una funzione per la collettività che va sostenuta

A Malga Biscotto con Paolino

Andar per malghe è un’opportunità per bambini adulti e anziani ed ognuno di noi  potrà godere di una breve vacanza slow autentica e genuina legata a saperi e sapori antichi. Nell’agenda politica è fondamentale che l’attività zootecnica venga sostenuta e promossa quale funzione fondamentale per la collettività in quanto permette la conservazione del paesaggio, la produzione di alimenti, la custodia del territorio, il controllo di eventi naturali come incendi, frane. L’Unione Europea emana delle norme e dei fondi specifici per la conservazione dei pascoli con l’obiettivo di incentivarli e mantenerne la gestione visto il grosso impatto dal punto di vista ambientale e paesaggistico anche nell’ottica di conservare la biodiversità e gli ecosistemi. 

Nell’agenda politica leghista c’è il vuoto

Malga del Paoleto

Poiché il 90% dei pascoli alpini sono di proprietà pubblica è fondamentale il sostegno da parte del governo provinciale e comunale per il mantenimento delle strutture che caratterizzano gli alpeggi, gli aiuti e agevolazioni per coloro che alcuni mesi dell’anno dedicano il proprio lavoro per mantenere la peculiarità del nostro Trentino. Ma nell’agenda dell’attuale governo leghista sembra sia rimasto lo spazio vuoto dove potevano essere trascritte le azioni di supporto e aiuto agli allevatori che oggi vertono in forti difficoltà per l’aumentare del costo delle materie prime, dell’energia elettrica, del gasolio ed altri prodotti utili a far funzionare l’azienda. Pare che solo il prezzo del latte sia rimasto invariato ma a scapito dell’allevatore!

Come Partito Autonomista insisteremo ancora affinchè la Giunta offra maggiori possibilità alla zootecnia e agli allevatori tenuti in scarsa considerazione.