La salute come bene comune. Lo si può imparare dall’Africa

Da Paola Demagri

In piazza a Cavareno é arrivata la testimonianza di Mario Battocletti e don Dante Carraro. Due medici che si sono resi particolarmente generosi nei confronti dell’Africa e di paesi in difficoltà per quanto riguarda la gestione della salute e dell’istruzione, delle donne e dei bambini.

I due medici volontari fanno parte dell’Ong “Medici con l’Africa CUAMM” che ha l’impegno di promuovere la salute globale. La salute deve essere di tutti come scritto nel titolo del libro presentato in Piazza San Giovanni “ Quello che possiamo imparare in Africa- la salute come bene comune” e non può essere un privilegio di pochi.

La loro esperienza professionale, la formazione dedicata per chi affronta esperienze di volontariato come Mario e Dante permettono di portare in Africa modelli di salute e di cooperazione che possano migliorare la qualità di vita e dare maggiori garanzie di sopravvivenza per donne e bambini attraverso la scolarità e l’insegnamento.

Hanno raccontato che ogni giorno é difficile affrontare ogni problema perché appena ne hai risolto uno ne hai altri cinque che ti aspettano. Tappi un buco e se ne aprono altri due! Per fortuna i volontari sono spinti dal delirio di onnipotenza che li sprona a non mollare mai, a non desistere di fronte alle difficoltà, alle carenze, alle assenze del Governo locale. Ogni giorno Mario ha dovuto improvvisare, arrangiarsi con il poco a disposizione. Don Dante ci trasmette che nella difficoltà c’è però la persona, il sorriso, il grazie per esserti occupato di un essere umano che poteva essere dimenticato da tutti.  


Passare dal lamento al rammendo

Tante le lacerazioni, le ferite, gli strappi relazionali, e l’unico modo per superare i problemi é passare dal lamento al rammendo. Ai volontari spetta rammendare un pezzetto di vita come atteggiamento interiore.  Anche in Africa é cambiato il paradigma ed é fondamentale avere dei volontari con nuovi approcci per garantire parti sicuri ( oggi finalmente 3 donne su 4 hanno parti assistiti ) per ridurne la mortalità per la diade madre-bambino; interventi ortopedici in caso di fratture o traumi nei bambini; possibilità di trasfondere sangue in caso di emorragia massicce. Scuola e salute devono essere i capisaldi per il futuro dell’Africa. Incredibile é come il continente nero possa però restituire la capacità di rivedere le priorità del nostro quotidiano .

Le persone devono essere messe al centro delle decisioni

Le persone devono essere rimesse al centro, il valore delle relazioni deve poter fare la differenza e al centro di ogni decisione devono essere messe le risorse, le decisioni e la cura delle persone. Questo approccio, questi valori, dobbiamo trasferirli anche nel nostro contesto trentino che in mano al Governo leghista sono stati affossati insieme alle persone, alle fragilità e ai più deboli.

Dopo questa testimonianza possiamo proprio dire che in Africa c’è tanto da fare ma dall’Africa c’è anche tanto da imparare .