Mi corre l’obbligo di apprezzare chi ha deciso di non appiattirsi sulla linea politica che ha sfiduciato il governo Draghi

Da Paola Demagri

Prendere le distanze dal proprio partito per il bene della nazione è un atto forte e coraggioso . E’ un atto figlio di un pensiero critico che si propone di raggiungere un giudizio attraverso processi di analisi, valutazioni e considerazioni.

Fiducia, onestà ,competenza, verità, valori, democrazia sono espressioni che hanno accompagnato il lavoro del Premier Draghi in questa difficile legislatura ed oggi espressioni duramente criticate da parte di una destra che delle sorti dell’Italia ritiene di non assumersi responsabilità e si assume invece il compito di mandare la nazione nel baratro. 

Il Premier ha invocato, in questi ultimi giorni di decantazione, di poter proseguire su un patto di fiducia tra  partiti verso i  quali gli italiani hanno riposto la loro fiducia. Ma come un ritornello la Lega e il centro destra invocano il cambiamento e vanno quindi in cerca di qualcosa di nuovo. Draghi che non aveva alcuna intenzione di fare l’equilibrista rimane fermo e risoluto sulla sua posizione di Persona di maggior prestigio che ha fatto di tutto per risollevare il Bel Paese e prosegue quindi con le dimissioni e successivo scioglimento delle Camere da parte di Mattarella. 

Ci si  avvia quindi ad una nuova legislatura nel periodo più difficile e complicato che l’Italia abbia passato. Gli italiani sono sconfortati, preoccupati, disaffezionati e lontani dalla politica. Con  Draghi avevamo intravisto la possibilità di ottenere una svolta verso un futuro migliore, certo, fiorente e invece il buio si è fatto fitto. 

Potrà nascere un nuovo giorno?

E’ d’obbligo che dopo una notte nasca una nuova alba che apra le porte al giorno ma i presupposti sono incerti. Scelte forti e personali come quelle di chi sta lasciando i partiti irresponsabili saranno apprezzate e forse invocate.

Mi corre l’obbligo di apprezzare il gesto di chi ieri ha deciso di non appiattirsi  sulla linea politica di quel Salvini ( e compagnia cantante e dirompente ) che forse è arrivato in fondo al barile e sta già raschiando il fondo.

Cara Italia spera per te e per tutti NOI che la storia si ripeta “Fiducia, onestà ,competenza, verità, valori, dignità, coerenza, democrazia” che siano  espressioni  sempre valide da affidare al  Premier che dovrà prendersi cura dell’Italia e degli italiani.