Gravi danni sociali ed economici legati alla ludopatia. il 12 agosto la Legge deve essere  applicata integralmente

Da Paola Demagri

Con la Legge di Assestamento di Bilancio  si torna a parlare di slot machine e ludopatia.  Sono passati 7 anni dall’approvazione della legge provinciale che allontana le macchinette e le sale da gioco ad almeno 300 metri dai luoghi sensibili. Questi 7 anni sono serviti per dare il tempo ai gestori di queste attività di adeguarsi e ai dipendenti di trovare una collocazione lavorativa alternativa. La maggioranza leghista sta però sabotando l’entrata in vigore definitiva della legge. Il nobile intento del legislatore era quello di regolamentare la presenza delle slot machine in certi contesti a rischio in modo da contrastare la ludopatia e tutti i costi correlati. 

E’ evidente che una illimitata e incontrollata possibilità di accesso al gioco aumenta il rischio e la diffusione di ludopatia, con gravi conseguenze sia sul singolo e sulla famiglia. Lo dicono dati statistici e numero di persone in carico ai  servizi sociali e al servizio sanitario che sono chiamati a contrastare gli effetti dei disagi causati dalle dipendenze.

La personale netta posizione e contrarietà a mettere mano alla legge che andrà in applicazione il 12 agosto tiene conto di molteplici fattori: anzitutto che il denaro utilizzato dai giocatori viene sottratto dalla spesa di beni e servizi per il singolo e per la famiglia; l’elevato  rischio di aumentare le disuguaglianze sociali anziché ridurle; la possibilità   di rendere patologico quello che si crede sia un gioco; l’incoerenza della Giunta che nella riorganizzazione del sistema sanitario impegna obiettivi e risorse per la prevenzione e invece si sta impegnando a non voler applicare la Legge del 2015.

Chi sostiene la necessità di modificare la legge, entrando nel merito delle distanze dai luoghi sensibili, non tiene conto che il distanziamento di queste apparecchi da categorie sensibili ( scuole, chiese, istituti, campi sportivi) è invece molto utile. 

Va inoltre ricordato che la persona che ha sviluppato una dipendenza patologica non si sposta verso il gioco on-line perché si tratta di attività dotate di un diverso appeal.  L’offerta del gioco on-line attira altri tipi di giocatori.

Occorre confermare non ridurre le distanze delle macchinette imposte dalla legge Provinciale nei numerosi luoghi sensibili indicati dalla normativa trentina tanto apprezzata in tutta Italia. 

Da quando le slot sono state rimosse nell’agosto del 2020 le persone hanno dimostrato di avere più disponibilità economica. Per fronteggiare i problemi economici le famiglie investono nel gioco d’azzardo offerto dalle macchinette!

Alcuni numeri:

Introiti erariali da giochi leciti per e casse provinciali  sono pari a 77 mln di euro

i trentini spendono in media nel gioco 550 mln di euro di cui 390 con le macchinette 

300 metri di distanza dai luoghi sensibili

7 anni per aiutare i gestori ad applicare la Legge

12 agosto l’entrata in vigore della Legge