20 opere pittoriche degli ospiti di Casa Sebastiano elaborate in un percorso laboratoriale
Le Amministrazioni e i partner coinvolti in questo progetto non sono stati visionari ma hanno esercitato il potere dell’inclusione, della sensibilità, dell’umanità del coinvolgimento. L’adesione al progetto ha permesso agli artisti di Casa Sebastiano, centro residenziale e diurno per l’autismo, di esprimere pensieri ed emozioni che non sarebbero riusciti a condividere in altra maniera. I lavori sono stati eseguiti con la collaborazione di professionisti che hanno ulteriormente valorizzato la mostra attraverso immagini fotografiche e narrazioni. Il tutto per permettere di accompagnare il visitatore alla scoperta di una mostra speciale.
Equivalenze & comunicare
Equivalenze ha utilizzato un’unica unità di misura: la comunicazione. Gli artisti hanno comunicato attraverso le forme e i colori, la dimensione del soggetto dipinto, l’intensità dei toni. La comunicazione è poi proseguita con la narrazione utilizzata per permetterci di entrare in punta di piedi in un universo fatto di storie e situazioni molto difficili.
Ascoltare la presentazione della mostra, ripercorrere tutte le fasi del laboratorio e poi entrare nelle bellissime stanze di casa de Gentili per apprezzare le opere è stato davvero emozionante. A mio parere un aspetto particolarmente efficace di questa mostra sono stati gli scatti fotografici fatti agli artisti; ho trovato questa modalità un gesto di grande riconoscimento verso la persona, l’essere umano che seppur con le sue disabilità merita sempre essere valorizzato e apprezzato.
In tutto questo percorso non vanno dimenticate le famiglie degli artisti che nelle mille difficoltà di ogni giorno, attraverso questa e altre esposizioni, possono condividere con la comunità il loro impegno a fare tutto quello che possono per i loro figli.
La comunità, la politica, le istituzioni hanno il dovere di spendersi per rendere più leggero e sostenibile il percorso di prendersi cura di familiari con disabilità.