L’Amministrazione comunale di Cles ha recentemente portato a compimento un impegno che si era presa per rispondere a esigenze oggettive del circolo anziani : consegnare una nuova sede. Lo stabile è rimasto lo stesso, una donazione fatta al Comune dalla famiglia Juffman, una residenza con ampio giardino. Dal quarto piano il circolo è trasferito a piano terra: niente scale, spazi più ampi, accesso diretto al giardino. Una meraviglia che piace davvero a tutti
La convenzione tra il Comune di Cles e il circolo anziani
Ho partecipato volentieri alla stipula della convenzione tra il Circolo e l’amministrazione , un momento formale arricchito da una attiva partecipazione degli associati, della cittadinanza e della Coralità Clesiana.
Nel recarmi al momento inaugurale mi sono chiesta perché ogni comunità avesse il proprio circolo anziani, che tra l’altro ho proposto in quell’occasione di chiamare “circolo dei senior”. La risposta al mio quesito non è tardata ad arrivare perchè fermandomi a parlare con i senior presenti ho visto rappresentato un vero patrimonio sociale, esperienziale, professionale, di vita, di fortune e sfortune, di famiglie,di persone , di ricchezza valoriale, di entusiasmo. La comunità quindi non può disperdere questo patrimonio vivo e attivo!
Nelle nostre piccole comunità di valle ma anche nella città siamo ancora in grado di salvaguardare la nostra popolazione senior che merita un trattamento da guanti bianchi. I nostri anziani hanno curato il nostro territorio, hanno partecipato all’economia della nostra provincia, hanno salvaguardato l’Autonomia, hanno garantito salute e benessere ai trentini, hanno accolto gli immigrati. Hanno fatto moltissimo per il nostro Trentino lasciandoci una terra ricca, produttiva, attrattiva, sicura, un territorio speciale.
A loro va dato questo riconoscimento e noi dobbiamo prenderci l’impegno di proseguire nella custodia sia del territorio che dei principi autonomistici che sono strumento di buon governo per la crescita della nostra comunità.
Il PATT ha interesse a tutelare gli anziani?
Trovo utile ed ovvio pensare che il PATT svolga la sua azione politica a difesa dei diritti e prerogative della popolazione anziana proponendo una politica protettiva, assistenziale e di custodia. La popolazione anziana è in aumento per effetto del calo demografico ( in 10 anni abbiamo 1400 nati in meno) e un aumento dell’età media ( il 22% dei trentini ha un’età superiore ai 65 anni). Un dato interessante da considerare è che ogni 100 giovani trentini ci sono 159 anziani!
Quali soluzioni per la difesa dei diritti degli anziani?
Le soluzioni da proporre devono svilupparsi in linea con i bisogni legati all’età. L’esempio dell’Amministrazione di Cles che ha assicurato un luogo sicuro e agibile sotto tutti i punti vista è una prima attenzione. Le persone senior che partecipano alle attività sono generalmente autonome e cercano luoghi di aggregazione.
L’età aumenta e l’autonomia funzionale diminuisce, le famiglie non sono in grado di sostituirsi ed ecco quindi che misure socio-sanitarie devono essere garantite e implementate. Servizi domiciliari per chi desidera rimanere a trascorrere la propria vecchiaia a casa. Servizi di co-housing per chi a casa non può o non vuole restarci ma conserva una propria autonomia. Questi luoghi oggi hanno pochi posti a disposizione. Servizi diurni, o posti letto nelle RSA sia per periodi di sollievo che per dimora definitiva.
Nella prossima legislatura è fondamentale investire maggiormente in servizi sociali e servizi per gli anziani. Un buon servizio garantito alle persone fragili e/o anziane è un servizio garantito alla società e ai nuclei familiari oltre ad essere un diritto della persona.
Per fare un paragone con un territorio simile al nostro è giusto precisare e tenere in considerazione che in Provincia di Bolzano è previsto a bilancio una maggiorazione di spesa di un milione di euro per i servizi agli anziani.