Le Associazioni di volontariato che effettuano trasporti sanitari meritano attenzione e sostegno: erogano un servizio essenziale

Da Paola Demagri

Se le nostre associazioni non garantissero più i trasporti questo tipo di servizio,per mano della Lega, andrebbe a finire al privato

Mi ha colpita una storia di questi giorni di una signora sfortunata che deve sottoporsi ad una visita neurologica e il marito non riesce a trovare un’ambulanza. La signora risiede in una palazzina, al quarto piano non servita da ascensore. Il marito con l’aiuto dell’infermiera delle cure domiciliari ha tentato l’impossibile ma a ieri nessuna associazione garantiva per il giorno e l’ora della visita fissate, un mezzo per il trasporto. 

Alcuni numeri che raccontano delle Associazioni

In Trentino le associazioni di volontariato sono 54 distribuite uniformemente su tutto il territorio. Alcune di queste sono formate da personale dipendente e da volontari altre da soli volontari. Queste associazioni garantiscono il 95% dei viaggi programmati . Garantiscono inoltre il 35% dei viaggi urgenti . Le associazioni di volontariato offrono questa importantissima attività socio sanitaria regolamentata da una convenzione in scadenza il 31 dicembre 22 . 

E poi cosa succederà? 

Le premesse non sono davvero buone perché da più di un anno le associazioni anziché essere tutelate dall’Assessorato alla sanità sono sotto tiro. Nello specifico alle associazioni è stato inizialmente richiesto di iscriversi alla legge che regolamenta il terzo settore. Diligentemente tutte si sono attivate . 

È arrivato poi il momento che la Provincia  in previsione del termine della scadenza della convenzione si inventa di pubblicare una comparativa che a dire il vero ha tutte le sembianze di una gara pubblica. Quanto viene richiesto alle associazioni è davvero inconciliabile per come sono strutturate. Per esempio viene chiesta la reperibilità per trasporti urgenti da parte dei volontari. A loro non viene inoltre assegnato un adeguato aggiornamento delle tariffe viaggio.

Le associazioni hanno intrapreso la strada del dialogo sia con Apss che con la PAT .Dopo numerosi incontri si è arrivati alla sospensiva della famosa comparativa.  Ad oggi però non vi è ancora certezza di come sarà il futuro di queste associazioni. Di certo è che se la Provincia non sarà in grado di gestire la trattativa, di persone che richiederanno l’ambulanza per poter accedere alla visita e non ne troveranno disponibilità , ve ne saranno centinaia ogni giorno. 

Le nostre associazioni di volontariato oltre ad essere una parte fondamentale del nostro tessuto sociale sono il sistema convenzionato più efficace, attrezzato, preparato, organizzato in tema di trasporti sanitari. L’Azienda Sanitaria da sola non sarà mai in grado di gestire in autonomia tutti i trasporti a meno che non si decida di fare un importante investimento e cominciare a bandire concorsi per assumere autisti e infermieri dedicati per il 118 o con maggior probabilità di dare al privato la gestione del servizio pubblico.

Il Partito Autonomista Trentino Tirolese al quale appartengo non può accettare una simile deviazione verso il privato.  Dove i principi di solidarietà, volontariato, cooperazione verrebbero disattesi e trasformati in servizi privati e da qui la sconfitta dell’autonomia.