Scoperto il sistema gestione politica della sanità in Trentino: campare alla giornata in base all’avanzare dei problemi.

Da Paola Demagri

Troppo complesso programmare perché significa prendersi degli impegni e rendere conto

Dopo 4 anni che la lega è al governo ho finalmente compreso con quale metodo viene gestita la politica trentina : se ti lamenti ricevi.

Sarebbe auspicabile di qualsiasi governo provinciale o nazionale che sia conoscerne il famoso “programma politico di legislatura” e anno dopo anno vederne raggiunti i risultati. Ebbene, stavolta non è andata così. O meglio, gazebo, programmi e proclami sono stati tanti e disseminati da nord a sud, a est a ovest del Trentino, in valle e in città ma obiettivi coerenti con il programma direi davvero pochi. Forse perché il programma era scarno?

La Sanità la più trascurata, pagheremo care le conseguenze

In modo particolare, la sanità è l’ambito che è stato più trascurato in termini di programmazione e di investimenti  di risorse, strutture, e tecnologia. L’assessore Segnana ha praticamente trascorso questi 4 anni a rincorrere i problemi anziché anticiparli o a risolverli prima che si trasformassero in situazioni gravi. Ovviamente non mi riferisco alla questione pandemia che ha colpito tutti, nessuno escluso. E di questo va detto che il Governo provinciale ha comunque beneficiato in gran parte delle soluzioni e delle risorse economiche messe a disposizione dal Governo italiano. Pochi sono stati gli interventi decisi in autonomia, o attraverso l’autonomia speciale. Ma veniamo al dunque della questione che mi sta tanto a cuore e prendo come esempio l’Ospedale di Cles.

Gli ultimi sei mesi di vita dell’Ospedale di Cles

Fino a sei mesi fa l’Ospedale ha viaggiato con proprie gambe e propria testa, la Giunta precedente lo aveva lasciato decisamente in ottima salute. Poi piano piano iniziano i problemi anche qui come nel restante mondo dell’APSS. Risorse umane da sostituire, tecnologia promessa e mai arrivata ( robotica ortopedica), chiusura del Punto Nascita per ben due volte, mancato ampliamento del pronto Soccorso, carenza di Specialisti.

Con il Collega Michele Dallapiccola abbiamo deciso di lamentarci per vedere se è possibile ottenere qualcosa di utile per la popolazione . Ebbene si. Ha funzionato anche con noi e non poco e quindi continueremo ad adottare questo metodo, magari anche su qualche altro Ospedale che malgrado abbia riferimenti politici locali di  maggioranza non mi pare che sia così attenzionato. 

Passo alla narrazione con dati alla mano cosicché il lettore possa verificare la veridicità di quanto scritto.

Un’interrogazione dopo l’altra per portare in luce i problemi

Il 10 febbraio con una interrogazione  portiamo alla luce la sospensione ( già da tempo comunicata alla Direzione Generale) degli interventi chirurgici e chiusura delle sale operatorie per carenza di chirurghi. Il 14 febbraio l’Assessorato corre ai ripari con un bando e di ieri la nomina del nuovo Primario di Chirurgia. Ben arrivato Dottor Ciarleglio. 

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Il 19 febbraio segnaliamo il pensionamento di due Medici di base che si aggiungono agli altri ancora non sostituiti , qualche giorno dopo ai Medici in servizio arriva la richiesta di aumentare il massimale da 1500 utenti a 1800 in modo tale da non lasciare scoperta l’utenza dei medici in pensione. Situazione tampone ma pur sempre qualcosa per dare garanzie al cittadino.

Poi arriva il turno del reparto di Ostetricia e Ginecologia del quale la Direzione generale ha in mano le dimissioni del Primario ma non le ufficializza ma le  facciamo emergere il 22 marzo con altra interrogazione. Il 26 marzo esce il bando per andare a coprire il posto che si libererà a breve. 

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Di questi giorni sappiamo della decisione di non attivare il servizio di Dialisi vacanza tanto caro ai dializzati che hanno seconde case in zona e a coloro che decidono di trascorrere le vacanze in Trentino e che hanno la possibilità di sottoporsi alle sedute dialitiche. Il servizio funziona dal 1979 e solo la pandemia lo ha bloccato. Di ieri un’interrogazione per chiedere lumi al Presidente.

Questa sera ennesimo annuncio . L’Assessora alla Salute, presa dal risolvere il problema emerso e dal fare campagna elettorale, dichiara che il servizio dialisi si farà anche questa estate. Noi ne siamo davvero felici ma non convinti che ciò che ha dichiarato mezzo stampa si realizzi. Motivi per non crederci ne abbiamo: generalmente l’istruttoria clinica  dei pazienti in dialisi vacanza ha un iter piuttosto lungo ( 4-5 mesi). Oggi il personale al Servizio dialisi ( di tutta l’APSS) è ridotto rispetto al fabbisogno, lo denuncia lo stesso Primario. Per formare e rendere autonomo un infermiere di dialisi  servono 4 mesi di stage presso il Servizio del Santa Chiara ed altri 4 di inserimento in loco. 

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Avremmo ancora altre richieste da portare avanti e visto che il sistema funziona per onestà e dovere verso i cittadini della mia valle e di quelle limitrofe porterò in luce altre carenze che stanno venendo avanti e sia mai che il metodo continui a funzionare.

Resta da raccontarvi dell’incontro che i Sindaci hanno avuto con l’Assessorato e APSS nella serata di giovedì. Tanti gli argomenti portati in luce durante la Conferenza dei Sindaci poche e laconiche le risposte ricevute. Oserei dire che stiamo toccando il fondo perchè la risposta data è stata …..”Ci sono posti che stanno peggio dell’Ospedale di Cles!

Un chiaro esempio di campagna elettorale