L’arte del donare: un atto di umanizzazione. C’è chi con coerenza lo pensa e agisce donando e chi con ipocrisia “taglia” e si compiace della generosità altrui.

Da Paola Demagri

Si leggono questi giorni sulla stampa buone notizie. “Donazioni di organi in aumento , Trento la città più generosa”.

Venerdì sera la testimonianza di due trentini sportivi trapiantati ha portato il pienone al teatro di Vermiglio. Durante la serata si parlava di donazione degli organi, trapianti e sport. Una campagna di sensibilizzazione per aumentare le adesioni alle dichiarazioni di consenso alla donazione. Un trapianto d’organo ridà vita al trapiantato, gli si offre una seconda possibilità.

Le notizie, quelle belle

Nella mattinata di venerdì, nel backstage con il Collega Michele Dallapiccola abbiamo avuto l’onore di incontrare uno dei due testimoni della serata, Erminio Rigos. Un incontro fortuito ma graditissimo e speciale. A Erminio, a Marco e ad altri trapiantati mi piace dedicare le mie riflessioni di oggi. Così rendo omaggio ai donatori per il loro gesto, ai trapiantati che in maniera itinerante si attivano per sensibilizzare i cittadini al senso civico e solidale.

E’ con orgoglio che si può diffondere una notizia tanto bella perché mostra un lato dei trentini che talvolta potrebbe essere stato mitigato da decisioni politiche che di generoso hanno ben poco.

Non vorrei  mescolare la politica con una questione strettamente personale come quella di decidere di donare una parte del proprio corpo ( a volte in vita a volte post mortem), ad altro soggetto. E’ però utile precisare che generosità, donazione e solidarietà sono sempre andate a braccetto e chi è generoso generalmente è anche solidale e i trentini lo hanno dimostrato in tantissime occasioni indipendentemente dal colore politico provinciale. 

Per qualcuno esiste però tanto di incoerenza, che è figlia dell’ipocrisia. Provo a raccontarla in poche righe.

Le notizie, quelle brutte

La Giunta provinciale a inizio legislatura  aveva sospeso i contributi per la solidarietà internazionale e tagliato i servizi di accoglienza. Il tema della cooperazione valeva solo lo 0,25% del bilancio totale della PAT  che sfiora i 5 mld. La solidarietà internazionale rappresenta da sempre un dovere verso altre popolazioni meno fortunate di noi. Ma  torniamo  all’incoerenza. Nel comunicato stampa della PAT dell’Assemblea AVIS Provinciale di sabato si legge l’intervento fatto dal Presidente Fugatti  “Rivolgo a tutti voi un particolare ringraziamento per la mission che svolgete e che avete portato avanti anche anche durante i mesi difficili della pandemia. Non vi siete fermati, dimostrando grande disponibilità e capacità organizzativa. Chi dona il sangue dona una parte di sé: un grande esempio di volontariato, altruismo e senso civico”. 

Parole pregne di significato le ultime ma che non hanno nulla  a che fare con le decisioni politiche della lega trentina che con ipocrisia toglie fondi e ringrazia chi dona.

Coerenti sono Erminio, Marco e molti altri che diffondono messaggi di speranza e invitano la popolazione alla generosità donando parti del proprio corpo che valgono molto ma molto di più di qualsiasi cifra presa dal bilancio PAT.