No infortuni e morti sul lavoro : serve salute e sicurezza

Da Paola Demagri

Si celebra oggi 28 aprile la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Sono ormai trascorsi parecchi anni dall’applicazione del Decreto Legislativo del 1994 e del testo unico 81 del 2008, norme con le quali venivano decretate azioni in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. I benefici dalla loro applicazione si sono certamente viste negli anni soprattutto in termini di consapevolezza ma anche in termini di riduzione degli infortuni.

Non si può però dire che si sia affermata una vera e sicura attività per la sicurezza negli ambienti di lavoro. Troppo spesso ancora oggi leggiamo sulle cronache locali eventi di infortuni e morti sul lavoro. Il tema va quindi ancora oggi affrontato con tutte le componenti del sistema produttivo e i rappresentanti dei lavoratori per cercare di combattere le cause di questo triste fenomeno.

Per affrontare la questione è necessario considerare la sicurezza come un valore, attuare un approccio organizzativo per l’attività di prevenzione che sia flessibile e aggiornato continuamente. Tutti i lavoratori devono essere responsabilizzati affinché ognuno possa essere vero protagonista della sicurezza propria e anche dei colleghi di lavoro. Ovviamente la formazione e l’informazione devono essere continue e trasversali a tutti livelli.

Le imprese trentine grandi o piccoli che siano devono essere messe nella condizione di poter esercitare la loro azione di responsabilità . Anche noi del PATT all’argomento abbiamo posto da sempre particolare attenzione e non solo in occasione di eventi mortali.

Il Consiglio Provinciale è stato coinvolto grazie alle minoranze consiliari

A giugno 2021 i gruppi consiliari di minoranza durante un Consiglio Provinciale hanno promosso un’informativa attraverso la quale l’Assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro ci informava in tema di andamento degli infortuni sul lavoro e relativi provvedimenti della giunta per contenere questa piaga sociale intollerabile.

I dati non erano di certo confortanti perché l’ultimo riferimento riguardava i 7363 infortuni nel 2019, arrivati a 7640 nel 2020. La giunta in quell’occasione aveva dichiarato di voler migliorare il sistema della sicurezza intervenendo sull’assetto istituzionale della prevenzione con interventi su precise politiche di prevenzione. E’ necessaria, secondo tutti , una maggiore partecipazione e supporto al comitato di coordinamento come cabina di regia provinciale, mai attuato completamente in Provincia. Si era ravvisata inoltre la necessità di liberare risorse specializzate nell’organo di vigilanza per rafforzare la prevenzione. Durante il consiglio tre sono state le risoluzioni promosse dalle minoranze e discusse approvate all’ unanimità dal Consiglio Provinciale.

E’passato quasi un anno da quel Consiglio e ci chiediamo quali promesse sono state mantenute? Quali attività sono state promosse? Un’interrogazione con il collega consigliere Michele Dellapiccola ci consentirà di conoscere lo stato dell’arte delle promesse fatte e delle quali il mondo dei lavoratori ne ha estremo bisogno per non dover piangere ulteriori morti come quelle che si sono viste in quest’ultimo periodo durante le attività boschive.

  • Compito dei Consiglieri di minoranza è anche quello di sorvegliare che le promesse fatte nell’aula democratica siano poi attuate dalla Giunta e che non rimangano promesse sulla carta.