Le Associazioni di trasporti sanitari non possono essere ingessate da bandi di gara: se dovesse accadere sarebbe la loro fine

Da Paola Demagri

Se la famiglia è il luogo in cui nascono i legami affettivi fra le persone, il volontariato esprime il momento di massima espansione delle relazioni verso l’esterno: per il volontario la comunità diventa famiglia. Il nostro Trentino è ricco di associazioni dove si impara a mettersi in discussione e ad adoperarsi a favore dell’altro.

Il volontariato insegna a costruire comunità: è frutto di nobile sentire, collante e vettore di valori per molti giovani. Condivisione, solidarietà, generosità, gratuità, entusiasmo, umanità, professionalità, apertura, dedizione, serietà sono solo alcune delle caratteristiche che fanno parte della cultura dell’associazionismo.

Il Volontariato

E’ un   sistema valoriale profondamente radicato nei nostri paesi, una concezione del vivere su cui puntare con decisione con azioni di valorizzazione e sostegno concrete. In Trentino non esiste ambito sociale e culturale dove la figura del volontario non sia presente nel garantire supporto, in molte circostanze in modo determinante, a progetti, attività e interventi delle istituzioni pubbliche.

In questi giorni alcune associazioni di volontariato, che dedicano la loro attività ai trasporti sanitari, stanno affrontando una situazione piuttosto complessa. La PAT a seguito dello scadere della convenzione che da sempre regge i rapporti tra APSS e Associazioni 118, ha fatto pubblicare la cosi detta “comparativa” che è un bando di gara a tutti gli effetti. E’ piuttosto evidente per gli addetti ai lavori che partecipare a questo bando sia difficile se non impossibile in quanto sono richiesti dei criteri particolarmente impegnativi da portare avanti da parte delle Associazioni vocate al volontariato e non alle regole dei contratti per i dipendenti.

I tavoli con poche sedie non creano relazioni proficue

E’ da più di un anno che le Associazioni tentano di interloquire con gli addetti ai lavori che siedono in Assessorato, ma o i soggetti fanno orecchie da mercante oppure ignorano completamente le ricadute negative che si avranno sui nostri cittadini se il bando non verrà sospeso e rivisto. Lo scherzo messo in piedi dalla Giunta potrebbe costare caro: licenziamento dei dipendenti delle Associazioni ( circa 150 unità),sospensione dei viaggi sanitari programmati ( 95% del totale dei viaggi), sospensione dei viaggi sanitari urgenti ( 35% su tutti i viaggi urgenti ) , più di 300 mezzi sanitari fermi, e quasi 3000 volontari delusi dalle scelte politiche. Vi sembra poco?

Ormai la PAT in questi anni non ha fatto altro che mettere in piedi tavoli su tavoli , quindi uno in più non avrebbe nuociuto. Sarebbe stata un’occasione da non perdere. Oggi le sedie attorno al tavolo sono praticamente assenti ed c’è anche il rischio che i veri sostenitori dei viaggi sanitari siano costretti a lasciare vuote anche le sedi-e delle Associazioni.

A me pare davvero una vera follia, disperdere tutto questo patrimonio del nostro tessuto sociale e della organizzazione sanitaria in tema di trasporti. Crediamo nei volontari e diamo loro gli strumenti utili per poter essere sempre all’altezza di gestire al meglio la salute dei trentini.

Chissà come andrà a finire: di certo i trentini hanno bisogno di questi volontari e sono anche molto riconoscenti per ciò che fanno . Anche la PAT e APSS sanno che le Associazioni sono indispensabili , ma della riconoscenza non se ne vede nemmeno una briciola.

Alle moltissime persone impegnate nelle associazioni delle nostre comunità va la nostra riconoscenza e il nostro sostegno, affinché la cultura del volontariato continui fedele alla tradizione del nostro territorio dove lo spendersi per l’altro è patrimonio comune.