Una crisi annunciata quella del terzo settore che in ambito socio-sanitario ricopre una fetta prestazionale molto importante. Per meglio comprendere le ricadute negative di questa crisi va chiarito cosa si intenda quando parliamo di terzo settore. Γ un insieme di enti privati che si pongono all’interno del sistema socio-economico e si collocano tra Provincia/Regione/Stato e Mercato e sono orientati alla produzione di beni e servizi di utilitΓ βsociale”.
Rafforzare o depotenziare il ruolo del Terzo Settore significa quindi migliorare o peggiorare la nostra societΓ del domani, poichΓ© queste realtΓ costituiscono una risorsa fondamentale per dare risposta ai bisogni emergenti delle comunitΓ , sia nel produrre prestazioni che nel creare posti di lavoro.
Gli enti che afferiscono al terzo settore sono attori di unβeconomia inclusiva capace di valorizzare le risorse economiche ed umane, capaci di interpretare il nuovo paradigma socio-economico.
E sono proprio le preziose risorse umane ormai diventate merce rara e introvabile a mettere involontariamente in ginocchio le Cooperative sociali che sono costrette a chiudere i battenti. Piano piano vengono sospesi importanti servizi sociali erogati ad una fascia debole della popolazione, fino ad arrivare a chiudere la totale erogazione di attivitΓ . Burocrazia e sostenibilitΓ economica sono ulteriori difficoltΓ che gli Enti del Terzo settore devono ogni giorno affrontare.
Oggi in 4 Commissione i rappresentanti delle Cooperative Sociali trentine in forma corale hanno fatto presente la gravitΓ della situazione che ormai non Γ¨ piΓΉ un annuncio ma si sta purtroppo concretizzando con gravi ripercussioni di tipo sociale.
Cosa fa la Giunta leghista in tutto questo? A mio parere molto poco se non aver creato un palinsesto burocratico chiamato βcatalogoβ ed un processo di autorizzazione e accreditamento eccessivamente restrittivo .
Se vogliamo che il terzo settore continui ad essere per il sistema di welfare trentino unβopportunitΓ sociale in termini di produzione di servizi e allocazione di risorse umane Γ¨ necessario rivedere i requisiti richiesti dal processo di accreditamento. Solo cosΓ¬ sarΓ possibile valorizzare nuove figure da dedicare al settore continuando ad essere garanti di un sistema efficiente ed efficace.
Anche lβofferta formativa va rivista rendendola appetibile e realizzabile in tempi brevi accompagnata da una campagna promozionale seria ed insistente.
Sul tavolo ho messo la proposta di investire nel Progetto del Servizio Civile (SCUP) quale formula interessante per avvicinare i giovani al mondo socio-sanitario utilizzando lβanno del Servizio come periodo formativo al termine del quale il giovane possa ottenere una certificazione di abilitazione ed essere cosΓ¬ pronto per una definitiva assunzione presso la Cooperativa di interesse.
Un’idea cβΓ¨, il realizzarla passerΓ dalle volontΓ di un Assessorato poco incline ad accettare proposte di un Consigliere di minoranza.