Il concertone di Vasco come spot per il Governo leghista

Da Paola Demagri

In questi giorni ho volutamente fatto sedimentare la notizia del concerto di Vasco Rossi senza prodigarmi a dire per forza qualcosa, ma oggi dopo le dichiarazioni delle giunta a mezzo stampa non posso stare zitta.

I concerti da sempre sono considerati eventi di raccolta di coloro che dal vivo vogliono apprezzare la voce e gli effetti speciali al seguito di un cantante o di un gruppo musicale. 

Andare ad un concerto è un’esperienza indimenticabile e 4 italiani su 10 che ci sono andati dicono che te lo ricordi per tutta la vita : la caccia al biglietto, la scelta del posto, il viaggio per andare, l’attesa e poi la felicità di ascoltare la musica dal vivo.  Tutto quindi finalizzato al mito che decidi di seguire nel suo tour

Queste, non sono deduzioni, ma sono dati di ricerca disponibili che raccontano le abitudini e le preferenze degli italiani. 

Nelle ricerche si fa inoltre riferimento ad altre abitudini degli italiani che vanno ad un concerto e che riguardano il dormire all’aria aperta, il bivaccare dove capita , il trascorrere più tempo possibile prima del concerto nel luogo dedicato. Googolando non trovo invece riferimenti di italiani che vanno al concerto per scoprire le bellezze del luogo che lo accoglie, le attrattività , i musei, le chiese, i manieri, la cucina tipica… 

Andare ad un concerto ha quindi il sapore di un “mordi e fuggi” che ben si concilia con la modalità che oggi ha il turista di trascorrere le proprie vacanze ( 2,5 giorni di permanenza ). 

Ma dalle premesse non sarà questa l’occasione per dire che il concerto porterà turismo in Trentino, perché la finalità è altra : seguire il cantante o la band per  gustarsi  il prodotto che offre e non per ricordarti la città che ha organizzato il concerto

La Giunta leghista invece sta propinando l’evento come l’occasione di ottenere una grande visibilità per il nostro Trentino, illudendo solo chi crede agli illusionisti, che le ricadute saranno importanti e di durata , facendoci credere che chi verrà al concerto si prenderà del tempo per fare altro e conoscere l’offerta turistica. 

Ho mille motivi quindi per pensare che organizzare un concerto oggi a Trento non sia la strada giusta per la nostra economia; sono inoltre timorosa che la macchina organizzativa abbia una tenuta impeccabile per non avere risvolti negativi su decoro urbano, gestione del traffico, gestione di 120.000 persone stimate che parteciperanno. 

Tutto questo lo vedo invece come  l’intento di essere un grande spot per il Governo leghista che propone l’acchiappa biglietto come l’acchiappa voto.